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domenica 13 febbraio 2011

Tajine di pollo e ceci (post indecente, forse...)

La cucina fa quel che può, in termini di coscienza civile e sociale.
Io cerco di non dimenticarmi MAI, ma davvero MAI, che sono una privilegiata, per esempio.
Intanto perchè ho da mangiare, ogni giorno e in abbondanza.
Poi perchè posso scegliere quello che mangiare e non sono obbligata a nutrirmi di quello che ho a disposizione né faticare per procurarmelo.
Infine, perchè posso permettermi il lusso di cucinare per il piacere di farlo e pensare intanto che cucino.
Una volta, in un forum, dedicai un risotto alla Rivoluzione Zafferano del Myanmar, sulla quale parecchie persone di quel forum erano in quel momento pesantemente focalizzate.
Mi presi dell'indecente, per aver voluto accostare una cosa seria e importante come una rivoluzione ad una scemenza come un risotto.
Ora, in quel forum nessuno parla più della rivoluzione del Myanmar: io non me la sono più dimenticata invece, proprio perchè per me era talmente importante da averla in testa anche mentre ero in cucina.
Ora, datemi pure dell'indecente, se volete, ma la voglia di ritirare fuori la mia pentola maghrebina mi è venuta pensando alle rivoluzioni che stanno cambiando (speriamo, speriamo...) la faccia del Nordafrica per sempre. Agli egiziani, ai tunisini, agli algerini... e poi speriamo ai libici, ai marocchini... dedico un pensiero di incoraggiamento per quello che stanno facendo.
Sono dubbiosa se il contenuto della tajine (intesa come pentola) sia femminile (la tajine, di nuovo) o maschile (il tajine).
Autorevoli e informate voci mi dicono essere maschile, ma nel parlare comune lo sento spesso al femminile.
Comunque, fatto sta che stasera a cena ci siamo mangiati questa meraviglia, messa insieme in fretta e cotta nella tajine di coccio non smaltato che qualche volta vado a ripescare da quel museo delle caccavelle che è il mio garage.

Ho usato:

  • 800 gr circa di cosce di pollo disossate e spellate (ma si può usare anche pollo a pezzi, magari tralasciando il petto che rischia di diventare stopposo)
  • 2 cipolle
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1/2 litro circa di brodo di pollo o di verdura
  • 400 gr di ceci lessi
  • 1 limone
  • due o tre manciate di uva sultanina
  • una manciata di mandorle
  • prezzemolo
  • curcuma
  • chiodi di garofano
  • semi di coriandolo
  • cumino in polvere
  • peperoncino in polvere
  • zenzero in polvere
  • sale
  • olio extravergine di oliva
  • 1 bustina di zafferano

Le spezie si possono sostituire con miscele già pronte, ma a me piace più prepararle pestandole in un piccolo mortaio di marmo. Per le dosi sono andata a occhio: un po' di curcuma in polvere, qualche chiodo di garofano, un po' di semi di coriandolo, cumino, peperoncino e zenzero in polvere. Aggiungere sale e fino e usare questa miscela per ricoprire ben bene i pezzi di pollo.
Tenere al fresco per circa un'ora.
Immergere il fondo della tajine in acqua (io non so se questa sia cosa tradizionale e normale da fare, ma io lo faccio senza più ricordare perchè...), poi appoggiarlo sul gas, protetto da una retina rompifiamma. Affettare la cipolla e l'aglio e distribuirli sul fondo della tajine, insieme a un po' di olio.
Appoggiarvi sopra i pezzi di pollo e accendere il gas, facendo rosolare carne e verdure.
Girare il pollo una volta e dopo qualche minuto bagnare il pollo col il brodo caldo, coprire col coperchio e far cuocere per una quarantina di minuti a fuoco medio-basso.
Il sughetto si deve restringere ma non eccessivamente.
Una decina di minuti prima del termine della cottura, aggiungere i ceci scolati dall'acqua di lessatura, il prezzemolo tritato, il succo di limone, lo zafferano diluito in qualche cucchiaiata d'acqua, le uvette e le mandorle.
Mescolare bene e servire subito, caldissimo, insieme a del riso cotto a vapore.

Il commento della copiona: buono, buonissimo ed estremamente versatile, perchè le spezie possono essere modificate e mescolate a piacere.

3 commenti:

cippamunka ha detto...

Ci sono persone che si prendono troppo sul serio e giudicano le apparenze anziché la sostanza, stroncando tutti quelli che escono dal solco da loro stessi tracciato. Personalmente trovo molto carino dedicare una ricetta in onore di un evento, non potendo (...e non volendo) certo imbracciare i mitra e andare in prima linea... insomma le rivoluzioni si fanno anche con le idee!
Dunque: "Vive la révolution! Vive la tajine!!"

Rosita Tondo ha detto...

La mia tajine invece giace in cantina. Devo sicuramente tirarla fuori per la tua ricetta. Tu, Anna, non sei mai "indecente" ma sempre molto illuminata. Buona giornata!

ginger ha detto...

grazie ragazze e hasta la revolucion siempre ;-)

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