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martedì 6 aprile 2010

Mi ricordo, sì mi ricordo....


La banalità di una domenica sera qualsiasi diventa indimenticabile se accade qualcosa di così tragicamente unico da lasciare un ricordo indelebile.
Alle 23.30, minuto più minuto meno, di domenica 5 aprile 2009 ero sola. Tutta la famiglia era fuori e io mi godevo la quiete della casa deserta e silenziosa: letto morbido, un libro appassionante e il gatto placidamente addormentato sulla mia pancia.
D'improvviso, tutto ha cominciato a tremare... ho sentito un boato, il gatto è fuggito via e io sono rimasta nel letto, incapace di muovermi. Pochi, pochissimi secondi, ma al terzo piano il terremoto si è avvertito e bene.
Non era la prima volta... io vengo da una zona sismica, dove non è raro sentire scosse e anche qui ogni tanto la terra si dà una scrollatina...
Ci siamo ritrovati sulle scale del condominio, con le buffe mises dei momenti superprivati... ho telefonato alla famiglia (tutto bene, tutto a posto, tu hai avuto paura?), ho riaperto Facebook, scrivendo solo terremoto! sul mio status... e poi sono tornata a dormire... cosa vuoi che possa succedere ancora?

La mattina del 6 aprile mi sono svegliata prestissimo e intanto che il caffè veniva su ho riaperto Facebook... c'erano due commenti al mio status: uno di un amico giornalista dell'ANSA che mi chiedeva dove e come e l'altro di un amico dell'Aquila, iscritto al gruppo di amanti dei libri e della lettura che amministro.
Valeriano, poco dopo mezzanotte, scriveva qualcosa del tipo: "possiamo fare un gemellaggio, allora! anche qui all'Aquila non ci siamo fatti mancare neanche stasera la nostra scossa quotidiana".

Poi, ho letto cosa era successo... e da quel momento i miei pensieri sono stati soprattutto per lui... per questo amico virtuale che aveva lasciato una traccia sulla mia bacheca e nella mia vita e che non ha dato più notizie di sé per giorni e giorni...

Quando finalmente è riapparso, salvo insieme alla sua famiglia, ho provato un gioia profonda e vera...

Il mio ricordo va oggi a tutti quelli che oggi non sono qui a ricordare, ma devono essere ricordati.
Il loro monumento funebre virtuale su FB racconta le loro storie e ci fa vedere i loro volti.

L'impegno a far rinascere la città dell'Aquila e le sue attività produttive e commerciali, anche attraverso un'iniziativa lieve e giocosa come quella delle 99 colombe è un modo per non dimenticare mai.

A proposito... la colomba Nurzia ce la siamo mangiata in purezza... :-)

3 commenti:

MarinaV ha detto...

Mamma mia, Anna, anche voi, chissà che spavento... :(
Mia mamma a Roma abita all'ottavo piano e l'ha sentito benissimo pure lei, con il letto che ballava e lei pensava di avere la febbre e i giramenti di testa.
Un bacio!

Antro Alchimista ha detto...

Anna ti ho letta tutta d'un fiato, anche noi seppur lontani da L'aquila siamo stati svegliati nel cuore della notte ed il pensiero è andato subito a loro... Buona giornata Lauradv

artemisia comina ha detto...

anna, non conoscevo quel monumento virtuale...

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