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giovedì 30 aprile 2009

Torta After-Eight o quasi :-)


(ho tentato varie volte di fare una torta di menta e cioccolato, perchè ho un'amica alla quale la combinazione piace molto, ma senza avere mai risultati soddisfacenti. Quest'inverno, nel ristorante dove spesso andiamo per lavoro, ce l'hanno proposta e ho provato a rifarla. Nessuna delle ricette che ci sono in rete, però, mi pareva quella adatta, quindi alla fine me la sono inventata io).

Servono:
2 vasetti di yogurt al cocco da 125 gr
3 uova
100 gr di olio di semi insapore
150 gr di zucchero
100 gr di farina di cocco
200 gr di fecola
100 gr di farina bianca
1 bustina di lievito
200 gr di sciroppo di menta

per la ganache:
300 gr di panna
600 gr di cioccolato al latte (quello dell'uovo di pasqua :-) ) oppure 300 gr di cioccolato fondente

farina di cocco, se si vuole decorare, ma se ne può fare a meno

Io ho fatto tutto nel bimby, frullando per pochi secondi uova, yogurt, olio e zucchero. Ho poi aggiunto fecola, farina, cocco, lievito e per finire la menta, in modo da ottenere un impasto verdolino.
Ho poi cotto in una teglia da 26 cm. imburrata a 170° per circa 35-40 minuti
Ho fatto raffreddare bene (tutta la notte, in realtà) e stamattina ho preparato la ganache, mettendo in una pentolina antiaderente la panna e il cioccolato spezzettato. Quando tutto si è sciolto ed è diventato cremoso, ho fatto raffreddare un po' e poi ho spalmato sulla torta.
L'aggiunta di cocco sulla ganache è dovuta al fatto che avevo fretta di portare la torta in ufficio e non potevo aspettare che si consolidasse, quindi il cocco ha assorbito l'umidità.

Il commento della copiona: beh, che dire... se si amano gli after eight questo è un dolce che piacerà di sicuro. Il dolce rimane umido e grazie alla menta è molto fresco... lo equiparerei ad un dessert al limone, per chiudere un pasto dove c'è bisogno di pulire la bocca. E la ganache è una libidine allo stato puro :-)
Il cocco non si sente quasi, serve a mantenere la torta ben umida e morbida. E quello sopra la copertura di cioccolato può essere tranquillamente omesso.

mercoledì 29 aprile 2009

Fragole all'olio

(per questa, mi sono ispirata ad un dessert delizioso assaggiato qualche anno da da Aimo e Nadia a Milano. Sono andata a memoria, quindi probabilmente l'originale non era così, ma è comunque sorprendente! La cannella è una mia aggiunta.)

Servono:

Ogni 250 gr di fragole mature ma sode, profumate e saporite
1 cucchiaio di zucchero a velo vanigliato
cannella in polvere
1 cucchiaiaio di olio di oliva extravergine toscano saporito
qualche goccia di limone o di aceto balsamico
se piace, menta fresca per decorare

Le fragole si tagliano a pezzetti e si condiscono con lo zucchero a velo, aggiungendo una spruzzata di cannella e qualche goccia di limone o aceto balsamico.
Si lasciano riposare al fresco.
Poi prima di servire, si aggiunge l'olio e si distribuiscono le fragole nelle coppette, aggiungendo un'ulteriore goccia d'olio per porzione e qualche foglia di menta.
Si serve subito.
Il commento della copiona: ho riletto oggi i commenti poco lusinghieri (e assolutamente teorici, peraltro, :-D ) che questa ricetta suscitò quando la pubblicai su un noto sito di cucina. Io ero rimasta assolutamente fulminata, da queste fragole, perchè se l'olio è buono e la frutta profumata la combinazione dei due ingredienti è strepitosa. E la cannella, che io metterei persino nelle lasagne, ci sta che è uno spettacolo.
Il consiglio della cuoca che copia è: non fatevi spaventare da procedimenti strani o abbinamenti azzardati. Lasciatevi sorprendere, in cucina, e la vostra vita si arricchirà di tante piccole felicità.

martedì 28 aprile 2009

Sciroppo concentrato di the

foto
Questa non mi ricordo proprio da dove viene... so che l'ho pubblicata in passato su vari forum e la faccio ogni estate, per i miei figli grandi consumatori di the freddo.








Servono:

10 bustine di the del tipo preferito (io insisto con l'Earl Grey della Twinings, che è il mio preferito)
650 gr di acqua
650 gr. di zucchero.

Mettere tutti gli ingredienti in una casseruola pesante, portare a ebollizione e sobbollire per 10 minuti. Togliere le bustine di the, far raffreddare e imbottigliare. Conservare al fresco.
Per fare il the, caldo o freddo, mescolare 1 parte di sciroppo con 5 parti di acqua, oppure aggiustare la proporzione secondo il proprio gusto. A piacere, aggiungere limone spremuto o altri aromi alla bevanda pronta.
Il commento della copiona: molto comodo da tenere in frigo per fare al volo un buonissimo the freddo.

lunedì 27 aprile 2009

Pane semi-integrale ai semi di lino per la MdP

L'ho fatto l'8 febbraio 2009 (non che questo cambi nulla :-D) e l'ho pubblicato su coquinaria: è spettacolare! Altissimo, crosta croccante e friabile, mollica ben aerata e profumata. E' piaciuto a tutti in casa mia.
L'ho cotto nella macchina del pane per fare presto, ma può essere impastato, modellato a piacere, fatto rilievitare e cotto in forno.

Le dosi sono in cups, mi dispiace per chi le detesta, ma l'ho preparato alla svelta prima ancora di bere il primo the del mattino e non avevo proprio voglia di fare le conversioni.
Servono:

1 + 1/8 cup di acqua
2 cucchiai di olio di semi insapore
2 cucchiai di miele non troppo aromatico
2 cups di farina bianca
1 cup di farina integrale
1/4 cup di latte in polvere
2 cucchiai di semi di lino (andrebbero macinati, ma io non ne avevo voglia e li ho messi interi)
1 cucchiaio di glutine
1 cucchiaino di sale
1 bustina di lievito di birra in polvere
opzionale: 1 cucchiaio di miglioratore per impasti... io ce l'ho messo avendolo appena fatto.

Tutto nella mdp secondo le indicazioni del fabbricante, programma pane integrale o whole wheat.

Il commento della copiona: questo mi riprometto di farlo, magari pubblicando poi le dosi in grammi, perchè è veramente buonissimo anche come pane per sandwich.

domenica 26 aprile 2009

Pane croccantissimo alle olive nere


(io sono sempre alla ricerca di pane con poca mollica e molta crosta, perchè in casa mia sembra essere quello che piace di più. Questo è croccantissimo ed è un'invenzione... se il pane si può definire invenzione :-) )

Servono:

315 gr di acqua tiepida
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaino di miglioratore di impasti
1 cucchiaino colmo di sale
280 gr di farina bianca
230 gr di farina integrale
1 bustina di lievito di birra secco
200 gr di olive nere snocciolate, scolate dall'acqua di governo e ben asciugate in uno scottex

Io ho messo tutti gli ingredienti nella macchina del pane, olive comprese fin dall'inizio e ho usato il programma Dough/Impasto. Alla fine del programma, ho rovesciato l'impasto (molto umido e appiccicoso) sulla spianatoia e ho aggiunto poco alla volta altra farina integrale fino ad ottenere un impasto non più appiccicoso ma sempre molto morbido.
Ho diviso l'impasto in 4 parti uguali, ho modellato 4 baguette e le ho messe e rilievitare per due ore negli stampi.
Alla fine della lievitatura, soliti tagli col bisturi, solita spruzzatura d'acqua e in forno a 220° ventilato spruzzando le pareti e il fondo con acqua dopo 5 minuti e dopo 10 minuti. Cottura totale 20 minuti.

Il commento della copiona: con questo ci stava bene lo tzatziki :-) e comunque, consumare con attenzione perchè crea dipendenza :-).

Il miglioratore di impasti lievitati si fa con:
1 cup di lecitina di soia in granuli
1 cucchiaio di acido ascorbico
1 cucchiaio di zenzero secco in polvere
Si mescola tutto e si conserva, ben chiuso, in un barattolo di vetro. Si utilizza in ragione di 1 cucchiaio per ogni bustina di lievito secco o dado di lievito di birra.

Frustine alla cipolla

(nessuna copiatura, mi sono solo ispirata a una cosa analoga mangiata ieri e ho provato a rifarla)


Servono:

235 gr di acqua
150 gr di farina manitoba
150 gr di farina 00
85 gr di farina integrale
1 bustina di lievito di birra secco
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio raso di zucchero
rostad lok (la cipolla dell'Ikea!)

Io ho impastato tutto, tranne la cipolla, nella macchina del pane, col programma Dough/Impasto. Al termine, ho aggiunto un barattolino di cipolla fritta dell'Ikea e ho ripetuto il programma.
Con l'impasto ottenuto ho fatto 4 frustine lunghe e strette, che ho messo a rilievitare nello stampo da baguette, precedentemente unto e spolverizzato di farina integrale.
Dopo circa 45 minuti, ho fatto i tagli col bisturi, ho spruzzato i pani con acqua e ho infornato a 200° ventilato. Dopo i primi cinque minuti ho spruzzato le pareti del forno con acqua, in modo da creare vapore e ho ripetuto dopo altri cinque minuti.
Ho cotto in tutto per venti minuti.

Il commento della copiona: molto buoni! E il pane fresco e profumato la domenica mattina è un piccolo piacere alla portata di tutti :-)

Zaziki ovvero lo tzatziki di Marco Cansado

(Marco Cansado è un ruvidone simpatico, grande estimatore e rifacitore, tra le altre ottime cose che produce, di cucina greca. Questo zaziki è suo, le dosi le metto io a richiesta di qualcuno che lo ha mangiato e lo vuol rifare :-D).


Servono:

2 cetrioli freschi e ben sodi (non di quelli olandesi, che hanno troppa acqua)
600 gr di yogurt greco
4/5 spicchi d'aglio
olio extravergine di oliva
sale e pepe
aceto di vino bianco

Si comincia con lo sbucciare i cetrioli, poi si grattugiano con la grattugia a fori grossi, si spolverizzano con un poco di sale fino e si lasciano su un piatto inclinato per una ventina di minuti, a perdere acqua.
Si strizzano poi tra le mani, in modo da asciugarli bene e si mettono in una zuppierina, aggiungendo lo yogurt e l'aglio tritato finissimo o schiacciato. Si mescola bene e si aggiunge olio poco alla volta, in modo da ottenere un composto bello cremoso.
Si aggiusta di sale e pepe e si completa con qualche goccia d'aceto, a gusto.
Si conserva in frigo fino al momento di servirlo, come accompagnamento di carni o verdure alla griglia oppure di verdura fresca croccante tipo pinzimonio. Ma è buonissimo anche spalmato sul pane o sulla piadina calda :-)

Il commento della copiona: questo piace a tutti, persino i ragazzi ne vanno ghiotti! A me piace anche aggiungerci un pizzico di aneto secco e mi assumo tutta la responsabilità di questa variante che Marco depreca :-)

venerdì 24 aprile 2009

Zucchine saltate ai pomodori ciliegini e basilico


(questa è una non-ricetta, in realtà, ma è così straordinariamente buona che vale la pena di metterla per iscritto anche solo per ricordarsi di farla di tanto in tanto: il trucco per farla riuscire buonissima è seguire i tempi e le istruzioni)

Servono:

2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 zucchine medie tagliate a piccole mezzelune
2 spicchi d'aglio schiacciato
una decina di pomodori ciliegini divisi a metà
alcune foglie di basilico rotto al momento con le mani
sale e pepe di mulinello

Ci vuole una padella antiaderente pesante, o almeno è quella che uso io, perchè amo cucinare in questo genere di tegame :-)
La padella va fatta riscaldare a secco su fuoco medio-alto, poi ci si mette l'olio e si ruota per ungerla uniformemente.
Si aggiungono gli zucchini e si cuociono per un paio di minuti, mescolando spesso: devono dorarsi un po', ma rimanere croccanti, quindi un paio di minuti significa 2 minuti ;-)
Si aggiunge l'aglio e sempre mescolando si cuoce per mezzo minuto (yes, 30 secondi... ma se sono 35 o 33 poca differenza fa :-) ).
Poi si mettono i pomodori e si cuociono 1 minuto.
Alla fine, basilico, sale e pepe a piacere e si serve in tavola.
Pronte!
Il commento della copiona: la particolarità di questo piatto sta negli ingredienti, che devono essere freschissimi e fragrantissimi e nella tecnica di preparazione. Si lavora a fuoco alto, mescolando bene e spesso e la cottura rapida è il segreto che fa di questo piatto il mio contorno preferito in assoluto per la primavera e l'estate.

giovedì 23 aprile 2009

Zuppa di ceci e spinaci al curry nella slowcooker


Tutti sapete cos'è una slowcooker (o crockpot), vero?

No? Tu non lo sai?

Allora te la faccio vedere... la mia slowcooker è questa...

E' una pentola di terracotta, rimovibile, che si infila dentro un'altra pentola di metallo, dotata di resistenze e interruttore con tre posizioni: alto (high), basso (low) e keep warm (mantenimento del calore). Alcune pentole hanno anche un timer, ma secondo me se ne può fare a meno.

A cosa serve questa pentola? A cuocere lentamente, come dice il nome: è quindi adatta per tutte quelle preparazioni che devono cuocere a lungo e piano piano... che devo sobbollire... come i ragu, i brasati, gli stufati, le zuppe.
Una caratteristica interessante è che può lavorare in modalità non presidiata ;-) : cioè si possono mettere tutti gli ingredienti nella pentola e dimenticarla poi per il tempo necessario alla preparazione. Non occorre mescolare, se non espressamente richiesto e il coperchio deve essere aperto il meno possibile, perchè il calore si disperderebbe inutilmente.

Fatta questa premessa, ecco una zuppa meravigliosa che ha scaldato una serata dello scorso inverno, fatta nella slowcooker.

Servono:

2 cucchiai di ghee o di olio
2 cipolle tritate
4 spicchi d'aglio tritati
spinaci freschi o surgelati tritati (quantità a piacere, io ne ho usato 8 cubetti di quelli surgelati)
1+1/2 cucchiai da tavola di curry (ne ho usato uno non troppo piccante)
1 cucchiaino di zenzero secco macinato
1 cucchiaino di coriandolo secco macinato
1/2 cucchiaino di cumino
un bicchiere grande di brodo vegetale
3 bicchieri di ceci lessati
1 scatola di polpa di pomodoro (non la passata sguigna! )
sale a piacere

Tutto nella slow e cuocere su low per 6-7 ore.

Alla fine il risultato è questo.




Il commento della copiona: molto molto molto buona, questa zuppa. Veramente una delizia, da trovare già pronta quando si arriva a casa in una sera fredda e piovosa.
Se non si usa il ghee, ma solo l'olio è adatta anche ai vegani :-)

Biscotti accoppiati tipo Ringo o Oreo (ricetta con dedica)

(dedico questi biscotti, fatti ormai alcuni anni fa, ad un mio virtualamico a cui sta esplodendo il fegato per il nervoso al lavoro... con questi biscotti gli esploderà egualmente, temo, ma almeno avrà mangiato qualcosa di molto buono...)
foto
La ricetta viene da una delle mie ML e l'ho pubblicata su coquinaria il 20 novembre 2007

Servono:

250 gr di burro freddo di frigo, a pezzettini
230 gr di zucchero a velo
450 gr di farina
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina, se non vi fa schifo)
100 gr di cacao in polvere
1 cucchiaino di lievito in polvere

Per il ripieno:
230 gr di zucchero a velo
130 gr di burro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o un'altra bustina di vanillina come sopra....)
1 albume oppure 1 bustina di pannafix oppure nulla

Fare un impasto con il burro, lo zucchero a velo, il sale e la vaniglia, poi aggiungere la farina poco alla volta, il cacao e il lievito. L'impasto si presenterà bricioloso e sarà meglio che l'ultima impastata la facciate a mano, in modo che col calore delle mani il burro si ammorbidisca e che il risultato finale sia simile al didò :-D
Formare con l'impasto un salsicciotto lungo ed uniforme dal quale si ritaglieranno le fettine di spessore uniforme che saranno i biscotti. Io le ho tenute un po' altine, diciamo 3 o 4 millimetri di spessore.
Volendo, l'impasto si può fare per tempo e tenere in frigo fino ad un massimo di 15 giorni, ben avvolto in carta da forno, per servirsene alla bisogna.
Si cuociono poi i biscotti per 10-12 minuti (occhio perchè fanno presto a bruciare, quindi non farsi tentare e allungare il tempo di cottura) a 180° (nel mio forno, nel vostro regolatevi voi :-D ). Comunque sono cotti quando la superficie sarà opaca e saranno leggermente lievitati. Appena usciti dal forno sono morbidissimi, ma si induriscono raffreddandosi.

Una volta freddi, si prepara il ripieno, montando il burro con lo zucchero e la vaniglia e aggiungendo l'albume crudo oppure il pannafix. Questo del pannafix mi è venuto in mente quando pensavo che a qualcuno possa non piacere l'idea dell'albume crudo e la seconda ondata di questi biscotti l'ho fatta appunto aggiungendoci una bustina di stabilizzatore. Risultato eccellente in entrambi i casi!
Potete anche non metterci nulla e farcire con la semplice crema al burro.

Il commento della copiona: non sono Ringo, non sono Oreo... ma gli vanno vicinissimi... in meglio, naturalmente: buonissimi, semplici e veloci da fare. La foto non è dei miei biscotti, ma il risultato è esattamente quello che si vede :-)


domenica 19 aprile 2009

Torta di mele e biscotti

(l'idea mi viene da una ricetta pubblicata su Televideo nel secolo scorso. Io l'ho abbastanza modificata, quindi la terrei come mia, se non vi dispiace :-)

Servono:
6-7 grosse mele golden, ben lavate e detorsolate, tagliate a spicchi con la buccia
250 gr di biscotti ridotti in polvere (anche misti... io ho usato frollini e savoiardi)
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di acqua
la scorza di un limone, ricavata con un pelapatate
1 cucchiaio di miele delicato (millefiori o acacia)
2 cucchiai di zucchero
1 rametto di rosmarino
1 manciata di uvette
burro

Le mele, trattate come sopra descritto, vanno messe in una pentola insieme all'acqua, al vino, alla scorza di limone, al miele, allo zucchero, alle uvette e al rosmarino.
Si fanno cuocere a fuoco basso e a pentola scoperta, fino a quando diventano morbide e i liquidi sono evaporati.
Si prende poi uno stampo a cerniera (io ne ho usato uno da 26 cm.) e si imburra BENISSIMO.
Si mette sul fondo un terzo circa di biscotti sbriciolati, si ricopre con metà delle mele (gli aghi di rosmarino possono essere lasciati o no, a gusto...), poi ancora un terzo di biscotti, l'altra metà delle mele e infine gli ultimi biscotti.
Si infiocchetta poi con abbondante burro e si cuoce in forno già caldo a 170° per 35-45 minuti (io sono sempre vaga con tempi e temperature delle cotture al forno, perchè ognuno si regola come crede, col proprio).
Si fa raffreddare, si sforma e si serve.

Il commento della copiona: uno dei migliori dolci di mele che io abbia mai fatto. Il rosmarino, poi, esalta i sapori... una delizia, assolutamente! Però può non piacere a tutti, quindi, se siete poco avventurosi, omettetelo pure e il dolce verrò fuori buonissimo lo stesso.
Penso che si potrebbero usare anche degli amaretti, in mezzo ai biscotti mentre sono un po' perplessa sull'utilizzo di biscotti al cioccolato... ma si potrebbe provare.
Altra possibilità che mi viene in mente, quella di sostituire le mele con frutta estiva: albicocche, pesche ma anche ciliegie denocciolate, in questo caso usando magari vino rosso e decisamente amaretti (le mandorle con le ciliegie sono uno spettacolo!).
Infine, non vedo male l'idea di fare questo dolce in monoporzioni e servirlo con gelato o panna montata.

sabato 18 aprile 2009

Costine à la Giorgio

Giorgio è mio marito e queste costine sono state servite ad un incontro coquinario a casa mia. Quando ho raccontato agli ospiti che per questa ricetta mi sono ispirata al film Pomodori Verdi Fritti alla Fermata del Treno (vi ricordate il barbecue a base di marito violento e manesco? :-D) qualcuno ha pensato di ribattezzarle così, anche se Giorgio, l'amore della mia vita, è la persona più mite, dolce, rispettosa che io abbia mai incontrato nella mia vita. E avendo avuto anche la fortuna di sposarlo :-* , non mi passa neanche per la testa di cucinarlo :-)

Servono:

  • Costine di maiale, in quantità a piacere (dipende anche da quanto grande è il vostro tegame :-D )
  • rosmarino
  • aglio
  • sale e pepe
  • succo di limone

Si mettono le costine in un tegame antiaderente con sale, pepe, il succo di un limone, rosmarino e aglio.
Si copre con acqua a filo e si mette il tegame sul fornello a fuoco basso e senza coperchio.
Ci vogliono due o tre ore, quindi calcolate per tempo... quando l'acqua si sarà esaurita, le costine cominceranno a rosolare e diventeranno di un bel colore dorato.

Il commento della copiona: il risultato sarà carne morbida, ma asciutta, come fosse stata fatta sulla griglia, ma senza fumi né odoracci (solo profumini ) in giro per casa..
Per la foto, grazie a Tina/Rompyna di coquinaria

Pierogi della zia Basia




(la zia Basia (si legge Basha, più o meno, con il suono sc di scelta :-) è la zia polacca di mio marito. Vivacissima e straordinariamente arguta, nonostante la veneranda età, è anche un'ottima cuoca. Quando siamo andati a trovarla a Varsavia, ci ha fatto mangiare cose buonissime, tra le quali questi pierogi, specie di tortelli che si possono fare con vari ripieni. )

Servono:

1,5 kg di patate cotte al vapore
3 cipolle, meglio se quelle dorate
3 etti di ricotta asciutta
burro
2 tazze grandi di farina
1 uovo

Condimento a piacere

Si fa un ripieno con patate al vapore (ho usato quelle a pasta bianca, farinose, da gnocchi), cipolla tritata fritta nel burro (!) e ricotta...
Ho aggiunto anche un po' di maggiorana fresca tritata.
Poi si impasta la farina, un uovo, sale e acqua quanto basta per ottenere un impasto morbido ed elastico che va lasciato tassativamente riposare per mezz'ora in una ciotola unta d'olio.
Si fa poi una sfoglia non troppo sottile, si ritagliano dei cerchi (ho usato il tagliabiscotti grande), si riempiono con una cucchiaiata di ripieno e si chiudono sigillando bene i bordi con i rebbi della forchetta.
Il loro condimento tradizionale sarebbe panna acida, cipolla fritta e pancetta affumicata rosolata... ma io ho usato dei funghi porcini surgelati trifolati semplicemente in olio con uno scalogno piccolo.

Il commento della copiona: sono assolutamente un comfort food, buonissimi e possono essere conditi a piacere. Resistono benissimo anche al freezer, se vengono congelati stesi su un vassoio, in modo che non si appiccichino e poi, quando sono duri, si mettono in sacchetti di plastica.
(per la foto, grazie a Tina/Rompyna di coquinaria)

Insalata al vapore


(se non ricordo male, dovrebbe provenire da un sito web...)




Servono:

1 peperone verde
1 peperone giallo
2 grossi pomodori insalatari lavati
1 grossa cipolla rossa di tropea
4 acciughe
100 gr di feta
olio evo
1 limone
sale e pepe

Cuocere i peperoni a vapore per una ventina di minuti.
Farli intiepidire, spellarli e tagliarli a filetti.
Pulire la cipolla e tagliarla ad anelli. Fare a spicchi i pomodori ed eliminare i semi.
Nel piatto di portata, disporre gli anelli di cipolla, poi gli spicchi di pomodoro e i filetti di peperone. Sbriciolarvi sopra la feta e decorare con i filetti di acciuga.
Sbattere in una ciotolina l'olio evo (quantita' a piacere) con il succo di limone, l'olio e il sale. Versare questa citronnette sull'insalata e servire subito.

Il commento della copiona: sembra una cosa banale e invece è buonissima. E' raro che io rifaccia due volte la stessa cosa, invece ho proposto questa insalata parecchie volte ed è piaciuta sempre a tutti, incondizionatamente.
Buona come antipasto, come secondo o come piatto unico.

Sformato della Mucca


(la Mucca è una nobildonna bolognese, suocera di mia cognata alla quale tutti, compresi il figlio, la nuora e gli amici si rivolgono chiamandola così :-)

Servono:
1 lt di latte
100 gr di farina
100 gr di burro
6 uova
200 gr di groviera o emmenthal
100 gr di parmgiano
sale
noce moscata
pepe bianco

Grattugiare il parmigiano e tritare il groviera e tenere da parte. Mettere nel boccale latte, burro, farina e un pizzico di sale: 12 min. 90° vel 4.
Togliere la temperatura. Con le lame in movimento vel. 3 aggiungere i formaggi e le uova battute, la noce moscata e aggiustare di sale: 40 sec. vel. 3.
Imburrare uno stampo col foro centrale, versarvi il composto e cuocere in forno a bagnomaria a 180° per circa 1 ora e 1/2 o poco più.
Servire tiepido. A piacere, riempire il foro centrale con pisellini al burro, funghi trifolati, o altre verdure saltate in padella.


Ovviamente, si può fare anche senza bimby: con il latte, il burro, la farina e un pizzico di sale si fa una normale besciamella, alla quale verranno successivamente incorporate le uova e i formaggi grattugiati.


Il commento della copiona: è una ricetta un po' datata, un po' inizio anni '60, quando in tavola dovevano comparire cibi ricchi, grassi, saporiti per dimenticare gli stenti appena passati. In ogni caso, è ancora molto buona :-)
Questa ricetta mi è stata data dalla suocera di mia cognata, alla quale tutti in famiglia (figli e nuora compresi) si rivolgono chiamandola Mucca. Io l'ho solo adattata al Bimby.

Donzelline della giornalaia

(questa è di attribuzione sicura: me l'ha data un sabato mattina di qualche anno fa la giornalaia della Cava - credo si chiami Marinella, non siamo intime :-D )

Servono:

300 gr farina
150 gr stracchino
latte circa 50 gr
sale
olio per friggere


Impastare, a mano o un qualsiasi aggeggio adatto all'uopo, la farina, lo stracchino e un pizzico di sale.
Aggiungere poco alla volta il latte (impossibile dare la dose precisa, dipende dalla capacità di assorbimento della farina utilizzata e dall'umidità dello stracchino), continuando ad impastare fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appicicoso (la consistenza deve essere quella del lobo dell'orecchio). Mettere la pasta a riposare in luogo tiepido per circa 7-8 ore (io l'ho preparato prima di pranzo per la sera).
Trascorso questo tempo, mettere sul fuoco la padella dei fritti con abbondante olio e intanto che si scalda stendere la pasta ad uno spessore di circa 1/2 centimetro, poi ritagliarne dei quadrati o dei rombi e friggerli nell'olio bollente fino a doratura. Servire caldissime, accompagnate da un formaggio morbido e poco saporito, tipo lo squaquerone o la casatella, ma anche lo stracchino va bene.

Il commento della copiona: io adoro questo genere di ricette, veloci, semplici e con pochi ingredienti. Queste sono tipo lo gnocco fritto e, se fatte di piccole dimensioni, sono carine anche in un buffet o in un aperitivo.

Crostini all'emmenthal


(sempre dalle mie mailing list... ho una cassapanca piena di ricette e solo in pochissime c'è l'origine...)

Servono:

1 + 1/2 cup di emmenthal grattugiato
1 cipollotto tritato
2 pomodori rossi spellati, privati dei semi e tagliati a dadolini
1/2 cup di maionese
Si mescola tutto e si usa per spalmare crostini di pane da servire a temperatura ambiente oppure da passare in forno. Suggerisco di prepararlo il giorno prima e conservarlo in frigo fino al momento di servire, perchè a star lì migliora.

Il commento della copiona: nessun commento se non che anche questi sono buonissimi!

Patè di fegatini e uova sode


(questa me l'ha data un fornitore israeliano, durante una cena... sospetto che il ketchup e la maionese non siano del tutto kasher e tradizionali, ma insomma... così l'ho fatta e così ve la ripropongo)
Servono:

6 grossi fegatini pollo pronti per la cottura e spurgati dal sangue sotto acqua corrente
2 cipolle dorate
un pezzetto di burro
6 uova sode
2 cucchiai di maionese
2 cucchiani di ketchup
sale e pepe q.b.

Le cipolle si fanno a fettine sottili e si dorano nel burro, senza farle bruciare, poi si aggiungono i fegatini e si fanno cuocere bene.
A cottura completata, si mettono cipolle e fegatini in un frullatore, aggiungendo le uova sode a pezzi, la maionese e il ketchup. Salare e pepare a gusto.
Si frulla il tutto e si spalma la cremina così ottenuta su pane tostato.

Il commento della copiona: beh, sono buonissimi! L'idea di mescolare le uova sode ai fegatini (io, che son cresciuta a crostini neri toscani tradizionali...) non è che mi andava molto, ma il risultato è davvero eccellente. Il ketchup non serve a nulla, non dà colore e non si sente, quindi può tranquillamente essere omesso (mi domando perchè sia previsto, in realtà...) mentre la maionese ammorbidisce il composto.

Un commento speciale: Jean-Michel Carasso, cuoco straordinario, mi ha tirato le orecchie per aver pubblicato questa ricetta. E io sono ben contenta di essermele fatte tirare... quando ci va, ci vuole :-)
Scrive JM: Vedi, gli israeliani, che in tutto il mondo ebraico sono noti per essere pessimi cuochi anche e soprattutto a casa, stanno demolendo la cucina ebraica a furia di maionese, ketchup e altre cavolate americane.
Se vuoi assaggiare il Gehackteleiber come si deve..."
JM mi ha invitato a provare la versione originale di questo piatto della cucina ashkenazita e io volentieri l'ho fatto questa mattina.
E' buonissimo!
Adesso, la cuoca copiona vi invita a visitare il blog di Jean Michel dove troverete la ricetta originale e tante altre meraviglie!

martedì 14 aprile 2009

Almond balls con ciliegina verde


(devo dirlo, da dove vengono? :-D)







Servono:

1 cup di burro morbido
1 cup di mandorle tritate (non a farina)
1/4 cup di zucchero a velo
2 cups di farina bianca setacciata
1 cucchiaino di essenza di mandorle
ciliegine verdi o rosse

Si mescola tutto, fino ad ottenere un impasto di consistenza della frolla, poi se ne prelevano dei cucchiaini di impasto e si avvolgono intorno alla ciliegia.
Si cuociono in forno già caldo a 180° per 25-30 minuti.
Appena usciti dal forno si rotolano nello zucchero semolato.
Migliorano a stare lì!
Il commento della copiona: mi piacciono così tanto, questi! Sono così bellini da vedere!

Biscotti d'avena al doppio cioccolato con ciliegie


(ancora dalle mie mailing list... i migliori biscotti vengono da lì)

Fatti 8 febbraio 2009

Se li volete rifare, ecco la ricetta...

Servono:

1 cup di zucchero
1 cup di burro morbido
1/4 cup di latte
poche gocce di estratto di mandorle
1 uovo
1 + 3/4 cup di farina
1/3 cup di cacao amaro
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cup di fiocchi d'avena (tipo i Quaker's)
1 cup di gocce di cioccolata
1 cup di ciliegie secche (non candite e neanche sciroppate!)

Accendere il forno a 180°. Montare il burro con lo zucchero, il latte, l'uovo e l'estratto di mandorle (io ho usato la frusta a gomitolo del Bohmann).
Poi aggiungere il resto degli ingredienti, incorporando bene (ho usato qui il gancio A del Bohmann).
Si prende poi l'impasto a cucchiaiate e si mette sulla placca da pasticceria rivestita di carta forno, spaziando un po' l'uno dall'altro.
Si cuoce per 12-13 minuti fino a quando l'aspetto dei biscotti non è più lucido e si sono rassodati.
Togliere subito dalle placche e far raffreddare su una gratella o su un cesto di vimini, come faccio io.

Il commento della copiona: sono bruttini da vedere, anche perchè immaginavo che si sarebbero assestati durante la cottura, e non ho curato troppo l'estetica ma sono buonissimi :-D

Peperoni gialli alla mollica di pane (ricetta con dedica)


questa è dedicata a JM, a Fabrizio, a Pierpaolo e a Sandro, miei virtualamici veganvegetariani, o sulla via di diventarlo, che hanno tutta la mia ammirazione per la loro scelta :-*

(questa è mia, anche se non ho inventato nulla... infatti sono partita dalle verdure gratinate che si fanno in Romagna, di accompagnamento ad ogni grigliata che si rispetti, e sono arrivata qua...)

Servono:

peperoni gialli in quantità a piacere (meglio abbondare!)
pane raffermo, possibilmente toscano insipido
erbe fresche (erba cipollina, basilico, timo, prezzemolo, qualche foglia di menta, maggiorana... a piacere)
origano secco (perchè quello fresco è meno profumato)
aglio
capperi
sale
olio
olive nere
facoltativo: filetti di acciuga sott''olio o sotto sale, in questo caso dissalati e lavati

I peperoni si tagliano a pezzetti grossolani dopo averli lavati, i semi e le parti bianche interne eliminati.
Si mette in un frullatore il pane a pezzi, si aggiungono le erbe, aglio a gusto, qualche cappero, i filetti di acciuga (se vengono usati, ma non è obbligatorio) e si frulla fino a avere un briciolame col quale si cospargono i peperoni già sistemati dentro una teglia (meglio non a bordi troppo alti, perchè sennò si lessano).
Con le mani, si mescola bene poi si irrora di olio (mano leggera o pesante, dipende dai gusti :-D ) e si aggiusta di sale... occhio a non esagerare, ché già i capperi e le eventuali acciughe danno il sapido.
Si mette in forno già caldo a 200° (nel mio forno... nel vostro, che conoscete meglio del mio, regolatevi!).
Quando i peperoni cominciano ad avvizzire e si sono ammorbiditi, unire le olive nere snocciolate e cuocere ancora per un quarto d'ora circa.
Far raffreddare e servire a temperatura ambiente, meglio il giorno dopo.

Il commento della copiona: il fatto di utilizzare solo peperoni gialli ha il suo bel perchè. A volte l'ho fatto anche con i rossi e i verdi, ma i gialli, secondo me, hanno il giusto equilibrio tra dolcezza e consistenza che li rende perfetti.
Se volete farvi del male, portate in tavola una teglia di questi peperoni accompagnata da pane fresco croccante...

lunedì 13 aprile 2009

Crostini caldi alle olive nere


(sempre da una delle mie mailing list...)

Servono:
Olive nere snocciolate, quantità a piacere
stessa quantità di parmigiano grattugiato
stessa quantità di maionese
1 cucchiaino di origano
un pezzetto di cipolla (a gusto personale...)
pane per i crostini (io preferisco il toscano insipido, ma vanno bene anche fettine di baguette)

Si mette tutto in un frullatore e si fa andare fino ad avere un composto omogeneo. Si spalmano con questo composto le fettine di pane e si mettono poi in forno a 180°, lasciandocele il tempo necessario: quando la crema "bolle", si servono in tavola.
Il composto può essere anche preparato prima e poi conservato in frigo fino al momento di usarlo.

Il commento della copiona: questi sono così buoni che non si finirebbe mai di mangiarli! Ricordano vagamente il tartufo e la presenza della maionese cotta, che peraltro ho già usato in altre ricette, non deve far storcere il naso: sono veramente ottimi!

Persikopaj o Torta di panna alle pesche


(questa è di una gentile signora svedese che postava meravigliose ricette di dolci in una mailing list americana... le misure si fanno sempre più difficili, ma ora, grazie alla diffusa presenza dell'Ikea in Italia, è facile procurarsi misurini in decilitri, quelli che gli svedesi amano usare quando cucinano...)
Servono:

per la pasta:
3 dl (= 1 + 1/2 cup) di farina bianca
1 dl (= 1/2 cup) di farina integrale
un pizzico di sale
3 cucchiai di zucchero
125 gr di burro

per il ripieno:
1 barattolo grande di pesche sciroppate (circa 850 gr)
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiaini di cannella
4 dl di panna da montare
4 tuorli d'uovo
mandorle a lamelle

Mescolare tutti gli ingredienti per la pasta, con una forchetta o in un robot, fino ad ottenere un composto bricioloso. Rovesciarlo in una pirofila a bordi alti (per alto si intende alti due o tre dita), imburrata e schiacciarlo bene con le mani, facendo attenzione a ricoprire anche i bordi.
Scolare le pesche e metterle sulla base preparata, col lato tagliato verso il basso. Spolverizzarle con lo zucchero e la cannella.
Montare la panna, aggiungervi i tuorli e versare il composto sopra le pesche. Spolverizzare con le mandorle a lamelle e infornare a 180° per circa 35 minuti (regolatevi col vostro forno!).
Far raffreddare e servire direttamente dalla pirofila.

Il commento della copiona: questo dolce, non eccessivamente dolce (scusate il gioco di parole...) è gradevolissimo e può essere servito alla fine di un pranzo o di una cena leggeri.
La gentile signora svedese consigliava di servirlo con panna montata o gelato alla vaniglia, ma secondo me basta e avanza la panna che c'è dentro!

Croccante friabilissimo al microonde


(da una delle mie mailing list)

Servono:
1 cup di zucchero
1/2 cup di light corn syrup (va bene anche il miele di acacia o altro miele liquido oppure si può usare lo sciroppo d'agave)
1 + 1/2 cup di noccioline tostate sgusciate
1 cucchiaio di burro
1 cucchiaino di vaniglia liquida
1 cucchiaino di bicarbonato di soda

Preparare un vassoio oliato e mettere da parte.
Mettere in un recipiente che possa andare nel microonde lo zucchero e lo sciroppo (o il miele) e cuocere alla max potenza per 5 minuti, mescolando dopo i primi 3 minuti.
Agguingere le noccioline e cuocere ancora da 3 a 5 minuti, fino a quando il composto assumerà un colore marrone dorato.
Aggiungere il burro e la vaniglia, mescolando fin o a quando il burro sarà completamente sciolto.
Cuocere ancora per un minuto.
Adesso, facendo attenzione perchè viene fuori una bella schiuma, aggiungere mescolando il bicarbonato.
Rovesciare il composto sul vassoio oliato e far raffreddare completamente, poi rompere a pezzi e consumare.

Il commento della copiona: questo è un altro dei miei divertissement. Ci vogliono le cups, che io uso spesso nelle mie ricette, avendone parecchi set e che trovo comodissime per non dover fare le conversioni dalle ricette americane. Un giorno o l'altro, farò la brava e metterò tutte le corrispondenze in grammi o millilitri :-)
Questo croccante, per la presenza del bicarbonato, non è trasparente e lucido come quello che siamo abituati a vedere nelle fiere e sagre, ma è opaco. Però, proprio grazie al bicarbonato, è friabilissimo e molto più semplice da mangiare di quello tradizionale.
Il gusto è identico!

Contorno di mele e scalogni

(da una delle mie mailing list)

Servono:
2 cucchiai di burro
2 grossi scalogni (3 se piccoli o medi)
1/2 kg di mele da cuocere, meglio se asprigne
1 cucchiaio di salvia fresca tritata

In una padella pesante, su fuoco medio, si fa sciogliere il burro e vi si aggiungono gli scalogni affettati sottilissimi. Si lascia cuocere una decina di minuti, mescolando spesso.
Nel frattempo si toglie il torsolo alle mele e si tagliano a spicchi non troppo sottili: la sbucciatura è facoltativa - se uso mele dalla buccia rossa, ce la lascio per dare una nota di colore.
Unire al soffritto di scalogno, unire la salvia tritata e aggiustare di sale e pepe.
Ancora 8-10 minuti di fuoco e si può portare in tavola.

Il commento della copiona: questo è un contorno inusuale, da abbinare ad un arrosto di maiale, per esempio. Piace anche a chi di solito storce il naso alla vista della frutta come ingrediente o accompagnamento di piatti non salati.

Pasta burro aglio e prezzemolo


(inventata da me, una volta che non c'era olio a disposizione)

Servono:

500 gr di pasta corta, preferibilmente liscia
3 o 4 spicchi d'aglio tritati
un bel pezzo di burro oppure qualche cucchiaiata di burro chiarificato o ghee
parmigiano grattugiato fresco
prezzemolo tritato
sale e pepe
Intanto che la pasta cuoce, si fa sciogliere il burro in una larga padella e vi si rosola brevemente l'aglio, facendo attenzione a non bruciare tutto (chissà come faccio a saperlo, che si potrebbe bruciare tutto... :-D ).
Si scola la pasta ben al dente e si spadella aggiungendo alla fine il prezzemolo, il parmigiano e aggiustando di sale e pepe.

Il commento della copiona: in realtà è una non-ricetta, ma il risultato è sorprendente. La dolcezza del burro e del parmigiano bilancia perfettamente il sapore acre dell'aglio e il piatto che ne esce, nella sua semplicità, vi piacerà da morire :-D

sabato 11 aprile 2009

Panna cotta col trucco (senza colla di pesce)

(questa l'ho avuta tantissimi anni fa dalla mamma di un compagno di scuola di mio figlio)

Servono:

1 litro di panna fresca
1 confezione di crème caramel Cameo
1 cucchiaio di zucchero

Per la variante al caramello: 2 bustine di caramello pronto (quelle del crème caramel)
Per la variante al caffè: 1 tazzina di caffè oppure 1 cucchiaio raso di caffè liofililizzato
Per la variante alla frutta: coulis di frutta a piacere

Difficilissima, questa! Si fa il crème caramel facendo scaldare la panna con un cucchiaio di zucchero. Quando comincia a bollire si aggiunge il preparato in polvere (tutte e due le bustine che sono nella confezione) e, mescolando bene con una frusta, si cuoce per il tempo indicato.

Se si vuole al caffè, si aggiunge quanto indicato nel composto prima di versarlo nello stampo.
Se si vuole al caramello, si mettono le due bustine sul fondo dello stampo prima di versarvi il composto.
Si lascia invece così com'è se si vuole servire con un coulis di frutta fresca.

Il commento della copiona: una innocua scorciatoia per avere in fretta un buonissimo dessert!

domenica 5 aprile 2009

Crumble di pere al gorgonzola

(questo l'ho trovato in una rivista francese e lo dedico alle mie amiche Marta e Tania e ai loro mariti che hanno fatto da cavie, una sera di novembre di due anni fa, sopravvivendo felicemente all'esperimento :-) )

Servono:
4 pere un po' croccanti
130 gr di gorgonzola piccante
1/2 limone
130 gr di farina
100 gr di burro
40 gr di nocciole spellate
1 pizzico di sale

Accendere il forno a 180°.
Pestare le nocciole e metterle in una terrina con la farina, il burro tagliato a dadini e un pizzico di sale. Lavorare velocemente con la punta delle dita fino ad ottenere una sorta di sabbia a grana grossa. Mettere in frigo
Sbucciare le pere, tagliarle a fettine sottili e regolari per la lunghezza e spruzzarle col succo di limone. Metterle dentro pirofiline individuali imburrate, alternandole a pezzettini di gorgonzola. Cospargerle con la pasta precedentemente preparata.
Mettere in forno e cuocere da 25 a 30 minuti, fino a quando la superficie del crumble sarà bella dorata e servire tiepido.

Il commento della copiona: come spesso mi capita, mi ero dimenticata di aver servito questo piattino come antipasto ad una cena con amici simpatici. Me l'hanno fatto tornare in mente, l'ho ritrovato e sono ben contenta di condividerlo!

Pollo in crosta di noci pecan e rostad lok



(mia, mia, mia, mia! inventata oggi in pieno attacco primaverile di svuotamento dispensa e smaltimento avanzi:-D )








Servono:

2 petti di pollo interi
200 gr di gherigli di noci pecan (oppure noci normali)
1 confezione di rostad lok
burro
3 albumi (oppure 2 uova)
poco latte
sale e pepe

Le noci vanno tritate finemente in un frullatore, oppure schiacciate col batticarne, in modo da ottenere una farina a grana grossa e mescolate in una terrina bassa e larga alle rostad lok.
I petti di pollo vanno divisi in due metà, in modo da ottenere 4 pezzi, che vanno poi aperti a portafoglio.
Dentro ad ogni petto, salato e pepato, si mette una cucchiaiata del composto di noci e rostad lok, si chiude premendo bene, poi si bagnano i pezzi in un composto di albumi (o uova) e poco latte passandoli poi nel rimanente composto di noci e rostad lok.
Si dispongono i petti in una teglia, su ognuno si mette un fiocchetto di burro, ancora sale e pepe e si inforna a 180° per circa mezz'ora (se avete un termometro da arrosti in un cassetto, è giunto il momento di usarlo: io ho spento quando è arrivato a 80° :-D ).

Accompagnato da insalata verde croccante è stato proprio un bel mangiarino.

Il commento della copiona: le rostad lok sono delle cipolle infarinate e fritte, che si vendono all'Ikea, esattamente in quella confezione di cui ho messo la foto. Costano una sciocchezza, mi pare meno di un euro per una scatolina da 100 gr e sono una libidine anche mangiate in purezza, se mi passate l'ossimoro :-D.
Una volta le avevo fatte anche in casa, se per caso inciampo nella ricetta TnT la pubblico.

Zuppa di zucca, funghi e castagne di Piggi

(Piggi è un altro di quei cuochi straordinari che fanno di coquinaria uno dei forum di cucina più belli. Questa sua zuppa è superba!)

Servono:

castagne lessate con la buccia insieme a un ciuffo di rosmarino e a due foglie di alloro
zucca gialla tagliata a grossi dadi
olio
scalogno
aglio
brodo vegetale
funghi secchi ammollati in poca acqua tiepida
Intanto che le castagne si lessano, si fa un bel soffritto di scalogno e aglio tritati, nel quale si tosterà per un poco la zucca tagliata a dadi.
Si aggiunge brodo vegetale a filo e si fa cuocere fino a quando la zucca comincia ad ammorbidirsi, ma non è ancora disfatta.
Si uniscono i funghi e si porta tutto a cottura.
Nel frattempo si pelano le castagne e si tagliano a pezzetti irregolari (non microscopici!).
Quando funghi e zucca sono cotti, si frulla il tutto con il minipimer (o col frullatore o il passaverdure, vedete voi, io non vi vengo a tirare le orecchie! :-D ) si aggiungono i pezzetti di castagne e si serve con crostini di pane all'aglio (ma delicati, non deve prevalere questo profumo).

Il commento della copiona: sarà che è un trionfo di profumi e sapori autunnali, sarà che le zuppe sono forse il mio mangiare preferito, sarà quel che sarà... ma questo è uno dei piatti più buoni che io abbia non solo cucinato ma anche mangiato nella mia vita!

Crostata svuotadispensa di Marinab

Questa l'ho ritrovata stamattina intanto che scartabellavo i miei archivi di ricette TnT. Marinab di coquinaria ha raccontato un modo furbissimo per vuotare la dispensa prima dell'arrivo delle farfalline primaverili :-D - stamattina l'ho preparata con farina di orzo + mix di pinoli e mandorle e marmellate varie languenti in frigo.
Vi suggerisco però di dare un'occhiata anche alla crostata ricciolina, che è analoga ma che io preferisco decisamente a questa di Marina. :-)


Servono:

  • 200 gr farina 0 (oppure avanzi di Kamut, saraceno, grano duro, segale, castagne, riso ecc. o mix di farine)
  • 120 gr zucchero (oppure zucchero di canna)
  • 160 gr nocciole tritate finemente (oppure mandorle, noci, pinoli o mix)
  • 130 gr burro morbido
  • 3 tuorli
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • cannella qb
  • pizzico di sale
  • marmellata a scelta

Mescolare assieme tutti gli ingredienti secchi, aggiungere al centro il burro e i tuorli e lavorare velocemente con la punta delle dita fino ad ottenere un composto ben amalgamato. Riposare in frigo per almeno mezz’ora, meglio se un’ora!
Versare ¾ dell’impasto in una tortiera ad anello rivestita di carta forno e premere bene con le mani l’impasto per distribuirlo uniformemente; versare la marmellata a cucchiaiate (1 vasetto da 250 gr) e con il dorso del cucchiaio distribuirla bene; ora in modo disordinato versare a pioggia i bricioloni del rimanente impasto sulla marmellata; deve essere tutto piuttosto irregolare, tuttavia cercate di coprire la marmellata.
Infilare la tortiera in forno caldo (160 gradi) per ca. 35-40 minuti.
Ottima il giorno dopo, come tutte le frolle!

Il commento della copiona: marinab suggerisce di non usare farine particolari in purezza, ma di tagliarle sempre. Io ho provato a farlo, non scientemente ma solo perchè quando mi ricordavo di questo precetto era ormai troppo tardi per tornare indietro. E il risultato è stato comunque ottimo. Adoro questo genere di preparazioni: più che ricette vere e proprie sono lineeguida dalle quali partire per sbizzarrirsi!

Crostata meringata

(se non ricordo male, questa è stata copiata da un libro di mia sorella)

Servono:
pasta frolla fatta secondo la ricetta preferita
200 gr di marmellata d'arance
12 savoiardi
grand marnier o altro liquore all'arancia
2 albumi
zucchero semolato
1 pizzico di sale

Con la pasta frolla si fodera uno stampo da crostata da 2 cm, se ne bucherella il fondo con la forchetta, si ricopre il fondo con un disco di carta forno e sopra ci si mettono fagioli secchi, poi si cuoce in forno a 180° per 30 minuti (sì, lo so, oh voi pasticcere esperte che leggete alzando il sopracciglio, che questa si chiama cottura in bianco... ma magari l'occasionale viandante appassionato di meringa che qui si ferma ha bisogno di essere rassicurato :-D ).
Quando la base sarà raffreddata, spalmarla di marmellata, livellandola bene.
Inzuppare velocemente i savoiardi nel liquore e disporli sopra la marmellata.
Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale, aggiungervi lo zucchero e montare ancora per altri due minuti.
Ricoprire con questa meringa il dolce e infornare per circa 10 minuti o fintanto che la meringa sarà leggermente colorita, sorvegliando la cottura.
Sformare e servire freddo.

Il commento della copiona: come tutte le frolle, anche questa è più buona il giorno dopo la preparazione.

sabato 4 aprile 2009

Salsa mou al cioccolato

(questa è una ricetta di categoria serendipity, perchè è venuta fuori sbagliandone un'altra :-D)

Servono:
250 gr di panna (va bene anche quella UHT da cucina)
300 gr di zucchero semolato
50 gr di cacao in polvere
1 cucchiaio di miele
25 gr di burro

Inserire tutti gli ingredienti nel boccale del bimby e cuocere 10', 80° vel. 3. Travasare in un barattolo.
In alternativa, mettere tutto in un tegamino antiaderente e cuocere, mescolando, fino ad ottenere la consistenza di una crema.
Conservare in un barattolo in frigo (ma dura pochissimo, di solito :-D )

Il commento della copiona: a metà strada tra un fudge e un dulce de leche, questa crema può servire come guarnizione per dei gelati oppure venire spalmata sul pane o anche da sola a cucchiaiate (in questo caso rientra nella categoria dei cibi terapeutici :- D).

Liquore al the nero

(questa è di un certo sig. J.P. Farrell)

Servono:
6 cucchiaini di the nero (quello che preferite, a me piace l'Earl Grey)
1 litro di vodka o brandy (non importa, naturalmente, che siano preziosi :-D )
sciroppo fatto con una tazza da the di acqua e pari volume di zucchero

Si mettono in infusione le foglie di the nel brandy o nella vodka, si sbatte bene la bottiglia e si lascia in infusione per 48 ore.
Si filtra con garza, si aggiunge lo sciroppo e si lascia maturare per una settimana, prima di consumare.

Il commento della copiona: questo è uno di quei divertissement ai quali mi dedico di tanto in tanto, pur essendo io tea-totaller (ma questo, anche se fatto col the, non lo bevo :-D )

Maiale alla marmellata d'arancia


(copiata da echissiricordadove... :-D )

Servono:

maiale (non uno intero :-D, ma qualcosa tipo 6 bistecchine con l'osso, oppure fettine di lonza o anche coppa)
farina
olio EVO
2 cucchiai di marmellata d'arancia con le scorzette
il succo spremuto di un'arancia
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di aceto bianco
sale e pepe
Fare un'emulsione con la marmellata, il succo d'arancia, l'aceto e lo zucchero e tenere da parte.
Salare e pepare la carne, infarinarla leggermente e farla dorare in padella in poco olio. Versarvi sopra l'emulsione preparata, incoperchiare e cuocere a fuoco lento per 35-40 minuti.
Servire con un contorno amaro, tipo radicchio rosso stufato in padella o indivia belga.

Il commento della copiona: l'arancia sta bene col maiale quasi quanto col cioccolato :-D

Biscotti tipo gocciole

(anche questa mia... sto copiando me stessa :-D)

Servono:
180 gr di burro
200 gr di zucchero di canna
2 uova
1 cucchiaino di estratto liquido di vaniglia
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
500 gr di farina
100 gr di gocce di cioccolato per pasticceria

Lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere le uova e la vaniglia e incorporare poi il bicarbonato, il sale e la farina. In ultimo, aggiungere le gocce di cioccolato.
Formare con l'impasto delle palline grosse come una noce, appiattirle tra i palmi delle mani e appoggiarle sulla leccarda ricoperta di carta forno.
Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 13-15 minuti. Devono rimanere piuttosto pallidi. Quando escono dal forno saranno ancora molli, ma poi diventeranno croccanti raffreddandosi.

Il commento della copiona: nessun commento, se non che sono veramente molto buoni :-D

Biscotti croccanti


(questa è mia, per una volta... ! ma si trova in giro parecchio :-D)

Servono:
100 gr di burro morbido
120 gr di zucchero di canna
1 uovo
170 gr di farina
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto di vaniglia liquido
un pizzico di sale
80 gr di crusca
80 gr di farina di cocco

Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto leggero e gonfio, poi incorporarvi l'uovo.
Mescolare insieme farina, bicarbonato, lievito e sale e aggiungerli al composto di burro e uovo, mescolando bene.
Aggiungere vaniglia, crusca e cocco: mescolare bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto amalgamato. Anche se sembra asciutto, non aggiungere liquidi!
Formare delle palline grandi come noci e metterle sulla teglia del forno, senza ungerla e senza foderarla di carta. Schiacciare ogni pallina coi rebbi di una forchetta e mettere in forno preriscaldato a 170-180° (ognuno si regoli col proprio!) per circa 13-15 minuti, fino a doratura.
Farli raffreddare su una gratella.
All'uscita dal forno, i biscotti saranno ancora un po' morbidi, poi si induriscono raffreddandosi.
Vengono circa 36 biscotti molto croccanti e simili ai Grancereale del Mulino Bianco.

Il commento della copiona: fare i biscotti è una delle attività più rilassanti in cucina e questi sono particolarmente gustosi!

Cosce di pollo al forno


(questa l'ho copiata dalla mia amica Lara Brooks, manipolandola un po'.... manipolando la ricetta, non Lara Brooks :-D

Servono:
12 cosce di pollo, oppure sei con la sovracoscia
burro chiarificato per friggere (oppure olio)
farina
sale, pepe,
paprika, dolce o piccante a seconda dei gusti
1 spicchio d'aglio
sale
olio extravergine di oliva
un grosso limone succoso
1 scalogno tritato fine
origano

Si comincia col preparare un'emulsione mescolando una tazzina da caffè di olio EVO con il succo di limone, lo scalogno e l'aglio tritati finemente. Aggiustare di sale e pepe e profumare con origano.
Tenere da parte.
In un piatto, mescolare farina, sale, pepe e un poco di paprika a gusto. Usare per infarinare i pezzi di pollo (in questo caso la pelle ce la lascio) poi farli dorare in padella con burro chiarificato oppure olio.
Disporli poi su una teglia da forno, distribuirvi sopra l'emulsione preparata e cuocere in forno già per circa 45 minuti.

Il commento della copiona: questo piatto costa poco, è veloce e piace praticamente a tutti!

Crema di carciofi per crostini

(talmente diffusa tra le mie amiche yankee, che non mi sento di averla copiata da nessuna in modo particolare :-D )

Servono:
1 tazza di parmigiano grattugiato
1 tazza di maionese
1 + 1/2 tazza di cuori di carciofo lessi e tritati
1 spicchio d'aglio tritato finissimo, oppure aglio in polvere

Si mescola tutto e si spalma su crostini di pane, che verranno poi passati in forno già caldo per 10-15 minuti.
In alternativa, si può mettere il tutto in una pirofilina che possa andare in tavola, passare il composto in forno per venti minuti circa e servirlo in tavola, su uno scaldavivande, accompagnato da pane tostato.
Si può usare anche freddo, ma caldo è migliore.

Il commento della copiona: la cup non è un problema, in questo caso: basta usare una tazza da the o da caffelatte come misura base. E cuocere la maionese può sembrare strano, ma in realtà il risultato è molto molto buono.

torta 1-2-3-4-5 ( torta di ricotta e cacao senza farina )

(questa me l'ha data mia cognata Cristina)

Servono:
  • 500 gr di ricotta
  • 3 uova
  • 200 gr di zucchero
  • 1 busta di cacao amaro (di solito vanno dai 75 ai 100 gr )

Si mescola tutto, si rovescia in uno stampo imburrato e si fa cuocere in forno già caldo a 170° per 35-40 minuti o fino a quando si è rassodata. Si serve fredda.
Se vi avanzano delle scorze d'arancia candite in casa, provate a servirle in abbinamento a questo dolce :-D

Il commento della copiona: il nome deriva dal giochino che si fa per ricordarla, contando sulle dita della mano: 1 (busta di cacao), 2 (gli etti di zucchero), 3 (uova) 4 (gli ingredienti totali) e 5 (gli etti di ricotta). Non serve montare le uova né fare altre procedure complesse: si mescolano tutti gli ingredienti e si cuoce! Niente farina e niente lievito. Se si usa cacao con la spiga barrata, è adatta anche ai celiaci.

Grappolo ripieno





(una fusione di più ricette, immagino...)




Servono:

100 gr latte
100 gr zucchero
380/400 gr farina bianca
60 gr olio semi
1 cubetto lievito di birra
10 gr sale
2 uova

Per la farcitura:
100 gr speck + 100 gr fontina
oppure 100 gr pancetta dolce + 100 gr scamorza affumicata
oppure 100 gr di salsiccia polacca affumicata (la kielbasa - si legge kiubasha... più o meno :-D) + 100 gr circa di emmenthal)
un uovo per spennellare

L'impasto, come al solito, si può fare a mano o usando un qualsiasi aggeggio che semplifichi questa operazione.
Appena l'impasto è pronto, senza farlo lievitare, si stende su un piano di lavoro infarinato fino ad uno spessore di circa 2,5 cm.
Con l'aiuto di un coppapasta o di un bicchere, se ne ricavano 30-35 dischi e prendendone uno alla volta si riempiono al centro con un po' della farcitura preparata tritando il salume col formaggio. Sigillarli bene dando la forma di una pallina.
Dopo aver preparato tutte le palline appoggiarle sulla piastra ricoperta di carta forno e comporre un albero di natale, o un grappolo d'uva (rimpastando i ritagli di pasta per fare delle foglie e dei pampini), o un cuore o una lettera dell'alfabeto: se vi bastano le palline, potete farci anche Mazinga o Ufo Robot o quello che vi viene in mente :-D
Lasciar lievitare circa 40 minuti, spennellare la superficie con un uovo e cuocere in forno preriscaldato a 180-200° per circa 20 minuti.


Il commento della copiona: io sono nota per fare le ricette una volta sola e poi passare ad altro, perchè le ripetizioni mi annoiano. Ma questo grappolo ripieno l'ho fatto e rifatto, soprattutto in estate, quando diventa comodissimo per i picnic in pineta :-D
(la foto è della chandrina, la mia fotografa ufficiale e di fiducia :-* )

Aglio marinato


(ricetta copiata dal vecchio forum del bimby)




Servono:

1 kg di spicchi grossi di aglio fresco puliti (peso netto)
50 gr di zucchero
50 gr di sale grosso
50 gr di olio di oliva
350 gr di aceto bianco
150 gr di aceto rosso
mezzo litro di vino bianco secco

Tutti gli ingredienti, eccetto l'aglio, nel boccale: 12 minuti 100° vel. 2.
Quando il liquido bolle, con le lame in movimento a vel. meno di uno si versano dal foro del coperchio gli spicchi d'aglio e si fa cuocere un minuto a 100° a vel. 1 (anzi, un pochino meno... bisogna evitare di tritare :-D ).
Si invasa subito, con una foglia d'alloro o un peperoncino piccante.
Non serve sterilizzare, l'aglio deve rimanere croccante.
Si fa riposare un mese e poi si mangia.

Il commento della copiona: adesso che c'è l'aglio fresco in giro per i mercati, voglio provare a rifare questa conserva che è facile e veloce. L'unica cosa da raccomandare è di indossare un paio di guanti di gomma usa e getta per la pelatura dell'aglio, per non ritrovarsi a dover interrompere qualsiasi rapporto sociale per una settimana :-D

Panini all'avena e yogurt


(sicuramente, viste le dosi in cups, verrà da qualche mailing list americana...)

Servono:
1 cup di yogurt magro
1+1/2 cup di farina manitoba
1/2 cup di crusca d'avena
1/2 cup di farina integrale
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di burro
1+1/2 cucchiaino di lievito di birra secco

Ho impastato tutto nella macchina del pane, poi ho diviso l'impasto in 16 pezzi, formando delle chiocciole, le ho fatte lievitare ancora e poi cotte in forno per circa 20'. Si può impastare anche a mano, naturalmente.

Il commento della copiona: la crusca d'avena non è facile da trovare, di solito la tengono i negozi di cibi naturali e biologici, ma vale la pane di cercarla, perchè ha un sapore "nutty" come dicono gli anglofili, che ricorda che noci in pratica, davvero interessante!

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