Come diceva un'altra Ginger (la Rogers...): le donne fanno le stesse cose degli uomini, ma all'indietro e sui tacchi a spillo.
Servono:
- 2 kg di cozze fresche, pulite e pronte per la cottura
- 4 grossi scalogni (o una cipolla grande), pelati e tagliati a pezzi
- 3 rametti di santoreggia
- 2 foglie di alloro
- 2 bustine di zafferano aquilano
- 1 tazza di vino bianco
- 2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
Do per scontato che sappiate come pulire le cozze: io non lo avevo mai fatto e me lo sono fatto insegnare ieri sera dalla signora della pescheria... non è mai troppo tardi per imparare cose nuove ;-)
Una volta lavate, ho messo le cozze in un grande tegame insieme a tutti gli ingredienti, tranne l'olio e le ho fatte aprire tutte a fuoco molto vivace.
Appena pronte, ho eliminato i mezzi gusci vuoti e ho messo quelli col muscolo nel piatto di portata.
Ho filtrato il liquido di cottura e l'ho fatto restringere a fuoco alto fino a ridurlo a un terzo.
Ho unito l'olio, emulsionando bene con una piccola frusta e ho versato sulle cozze.
A questo punto, far riposare qualche ora in frigo prima di servire.
Il commento della copiona: lo zafferano dell'Altopiano di Navelli è poco diffuso al di fuori dei confini abruzzesi, ma vale la pena di andare all'Aquila a cercarlo (sempre che vi facciano entrare...) perchè è delicato e profumatissimo. Io ho usato quello preso a Sulmona nell'agosto di due anni fa ed era ancora perfetto.
La ricetta viene da un vecchio opuscolo della Coop sulle ricette regionali e io l'ho modificata non per estro ma per mancanza di ingredienti, che ho dovuto sostituire con quello che avevo in casa. Ottima!