E' un nome molto carino, anche se, ad una seconda lettura potrebbe significare: ci si mangia così male che ci vai un'unica volta e non ci torni più ;-)
Non ho nessuna intenzione di aprirlo, un ristorante, però il nome mi piace e per un po' me lo tengo.
Questo pollo allo zenzero e thé viene da un opuscoletto allegato a Riza Psicosomatica di qualche secolo fa, con qualche modifica mia. E' molto leggero e profumato ed è stata la nostra cena ieri sera.
Ho usato:
- un petto di pollo intero
- due pezzi di zenzero
- tre bustine di thé Earl Grey
- uno scalogno
- olio extravergine di oliva
- sale e pepe
Tagliare il pollo a dadini.
Sbucciare un pezzo di zenzero fresco grande più o meno quanto un pollice e tritarlo insieme allo scalogno.
Mettere in infusione le bustine di thé in mezzo litro di acqua bollente.
Soffriggere il trito di scalogno e zenzero in poco olio poi unire il thé e il pollo.
Cuocere scoperto, a fuoco allegro, per una ventina di minuti o fino a quando quasi tutto il liquido si sarà ristretto.
Sbucciare l'altro pezzo di zenzero (regolarsi a gusto proprio, con le quantità) e affettarlo sottilmente.
Due o tre minuti prima di togliere dal fuoco, regolare di sale e pepe e aggiungere le fettine di zenzero.
Lasciar riposare qualche minuto prima di servire.
Il commento della copiona: buono e delicato.
2 commenti:
Ahahahaha, simpatico l'amico!! Mi sa che io e te andremmo d'accordo: anche io tendo a fare un piatto e a non ripeterlo mai!!!
a volte è una benedizione, dicono i miei... ;-)))))
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