O forse anche solo in via Paolo Sarpi, a Milano.
Comunque... questi dovevano essere semplici calamari imbottiti e cotti in padella con vino bianco, se non fosse stato che al momento di aggiungere il vino mi sono accorta che non ce n'era. Ho quindi rimediato con della birra e un po' di marsala secco, per contrastarne l'amaro.
La dosi sono a spanne.
Ho usato:
- calamari freschi
- pane raffermo di un giorno
- prezzemolo
- aglio
- acciughe sott'olio
- olio extravergine di oliva
- birra
- marsala secco
- sale e pepe
Ho pulito i calamari per benino, come mi ha insegnato la signora della pescheria, conservando i tentacoli e le alucce.
Questi li ho tritati insieme alla mollica di pane (sempre e solo toscano senza sale), al prezzemolo, all'aglio e a qualche filetto di acciuga. Ho salato moderatamente e pepato, poi ho usato questo composto per riempire le sacche dei calamari, che ho infine chiuso con uno stecchino.
Ho fatto dorare nell'olio un altro spicchio d'aglio e ho unito i calamari, facendoli rosolare.
Ho bagnato con abbondante birra e con un po' di marsala, poi ho cotto per mezz'ora a fuoco moderato.
Verso la fine bisogna controllare la cottura, perchè il liquido evapora e tende a sbruciacchiarsi.
Appena pronti, li ho serviti con un'insalatina fresca.
Il commento della copiona: molto buoni! Il lavoro peggiore è pulire i calamari, ma quest'operazione sarebbe necessaria per qualsiasi altra ricetta che li utilizza, quindi non mi lamento ;-)
2 commenti:
ma sai che sono davvero belli e, immagino, anche molto buoni!
sì, sì buoni buoni :-D
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