Doveva essere baccalà, questo, ma non l'ho trovato e ho ripiegato sul persico: un po' troppo delicato, per i miei gusti, ma così acconciato era proprio buono.
Ho usato:
- 2 filetti di pesce persico
- 6 porri
- 2 cipolle
- 1 scalogno
- olio extravergine di oliva
- latte
- farina
- pane raffermo
- prezzemolo
- sale & pepe
Si comincia affettando molto sottili i porri, le cipolle e lo scalogno e facendoli stufare a lungo e lentamente in un tegame che possa poi andare in forno, con olio e sale: io uso il coperchio, come già dissi e scrissi, perchè sono sempre in modalità multitasking e non ho la pazienza di badare i soffritti che, lasciati a se stessi, hanno l'antipatica abitudine di carbonizzarsi.
Appena si sentirà il profumo dei porri e della cipolla ben rosolati (è un gran bell'indicatore di cottura a puntino, questo dell'odore) e trasformati in una sorta di crema, si aggiungono i filetti di persico fatti a pezzi e infarinati.
Dopo qualche minuto, si bagna il tutto con circa tre bicchieri di latte, si aggiusta di sale e pepe e si incoperchia, lasciando cuocere a fiamma bassa per circa mezz'ora: scuotere spesso il tegame per evitare che si attacchi.
Nel frattempo accendere il forno a 180° e frullare il prezzemolo col pangrattato.
Trascorso il tempo di cottura sul fornello, spolverizzare il pesce con il pangrattato preparato e infornare, senza coperchio, fino a quando si formerà una crosticina dorata.
Servire subito.
Il commento della copiona: profumatissimo, ma molto delicato. Davvero buono, anche se mi sa che il baccalà fatto in questo modo sarebbe stato fantastico!
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