Il Manuale di Nonna Papera è il libro sul quale ha sognato e si è formata una generazione di futuri cuochi. Io lo adoravo e mi ricordo in particolare le regole che c'erano all'inizio: lavarsi le mani prima di iniziare, farsi aiutare dagli adulti in caso di passaggi complicati o pericolosi e - soprattutto - leggere tutta la ricetta fino in fondo "perchè magari la ricetta richiede l'uso del forno e voi il forno non ce lo avete".
Ora, questa frase in particolare mi faceva sempre pensare. Come si può non avere il forno, mi chiedevo? E a forza di riflettere su questo, mi sono dimenticata l'insegnamento principale, ovvero "leggete la ricetta fino in fondo".
Perchè dico questo? Perchè oggi mi accingevo a preparare questo piattino, tratto da un rivista che non menzionerò e mi sono accorta solo a metà dell'opera che ingredienti presenti nell'elenco sparivano misteriosamente nel procedimento. Purtroppo non è la prima volta che questo succede: è vero, io potrei dare retta a Nonna Papera e leggere diligentemente la ricetta fino in fondo, ma anche aspettarsi che gli editor e i correttori di bozze sappiano fare il loro mestiere non credo sia avere pretese fuori dal normale.
Un vero peccato, perchè la rivista ha una veste editoriale bellissima e un taglio raffinato, belle foto e servizi interessanti e cadere su delle banalità come questa davvero la squalifica.
Ma passiamo oltre.
Ho usato:
- 250 gr di lenticchie secche
- 1 grossa cipolla dorata
- 2 porri
- 1 spicchio d'aglio
- 2 carotine tenere
- olio extravergine di oliva
- 350 gr di petto di pollo
- 50 gr di parmigiano grattugiato
- 50 gr di pangrattato
- un uovo
- 1 litro di brodo di pollo
- sale e pepe
- un pezzettino di peperoncino piccante
- coriandolo fresco
- semi di cumino
Lessare le lenticchie secche nel modo che si preferisce: io ho usato come sempre la slowcooker, che mi risparmia l'ammollo dei legumi ed evita che si distruggano in cottura.
Ho messo nella pentola della minestra la cipolla e i porri affettati, le carotine tagliate a pezzetti, l'aglio tritato, un pezzetto di peperoncino e li ho fatti stufare nell'olio. Ho aggiunto le lenticchie scolate dall'acqua di lessatura e dopo qualche istante il brodo bollente. Ho lasciato sobbollire intanto che preparavo le polpettine.
Ho fatto il petto di pollo a pezzi e l'ho lessato per una quindicina di minuti, poi l'ho frullato insieme al parmigiano, al pangrattato e all'uovo: sale e pepe a gusto.
Da questo composto ho ricavato una ventina di polpettine rotonde, grandi quanto una noce, che ho fatto cuocere nella minestra di lenticchie per un 6-7 minuti.
Ho fatto riposare qualche minuto e poi ho servito.
I semi di cumino e il coriandolo tagliuzzato ci stanno che è una meraviglia: io però li ho serviti a parte, perchè in casa mia proprio non piacciono e io sono l'unica che ce li ha messi.
Il commento della copiona: di solito le zuppe e le minestre a me piacciono più il giorno dopo o comunque dopo un congruo riposo. Questa è stata buona fin da subito. Davvero una delizia!
4 commenti:
Mi piace taaanto!
Sono una "lenticchia-dipendente" sempre alla ricerca di nuove combinazioni. Questa mi ispira tantissimo! Gli ingredienti ce li ho tutti...oggi zuppa!!
Un abbraccio e grazie per le tue sempre buonissime ricette. Elena.
P.S: Anch'io sono stata educata sul manuale di nonna Papera...che meraviglia! :)
sono sicura che ti piacerà da morire!
buona cucina! :-)
Fatta e pappata! In famiglia è piaciuta proprio a tutti. Da leccarsi il piatto!!! *ç*
son proprio contenta, guarda! io adoro le zuppe ;-)
Posta un commento