Questo è stato il pranzo di Capodanno, mangiato su una panchina in qualche luogo imprecisato della Toscana, mentre stavamo andando a Saturnia a fare il bagno nelle pozze :-)
Il tempo, orribile per tutto il viaggio (un mezzo diluvio universale...) ha deciso di graziarci proprio in quel momento e abbiamo pranzato sotto il sole.
L'idea l'ho presa da un libro sulla cucina regionale d'Abruzzo e l'ho un po' modificata.
Servono:
- per la pasta:
- 500 gr di farina bianca
- 25 gr di lievito di birra
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- due cucchiai di latte
- un pizzico di sale
- acqua frizzante q.b.
- per il ripieno:
- 250 gr di ricotta
- 100 gr di prosciutto affumicato
- 3 uova sode
- prezzemolo
- grana padano grattugiato
- sale e pepe
L'impasto si fa normalmente, a mano o con qualche aggeggio all'uopo destinato e, dopo averlo ben lavorato fino a quando sia ben liscio ed elastico, si lascia lievitare in un luogo tiepido per un paio d'ore.
Nel frattempo, tritare il prosciutto insieme al prezzemolo e tenerlo da parte.
Schiacciare la ricotta con una forchetta e tenerla da parte.
Sgusciare le uova e tritarle grossolanamente e tenere da parte pure loro.
Accendere il forno a 180°.
Quando la pasta sarà pronta, sgonfiarla, dividerla in due e spianarla delicatamente con il mattarello o con le mani, per ottenere due dischi.
Ungere una tortiera alta da circa 26-28 cm. e stendervi uno dei due dischi, rialzandolo leggermente ai bordi.
Disporvi il ripieno a strati: prima la ricotta, poi il prosciutto col prezzemolo, le uova sode e finire con una generosissima spolverata di grana grattugiato. Un poco di sale e pepe sullo strato di ricotta e sulle uova, ma con mano leggera.
Ricoprire con l'altro disco di pasta saldando bene i bordi, bucherellare la superficie con una forchetta e ungere con poco olio.
Infornare e cuocere per circa 40 minuti o fino a quando la torta apparirà ben cotta.
Si serve molto calda ma anche tiepida o fredda.
Il commento della copiona: se piacciono le uova sode, questa torta è molto gustosa e rimane umida al punto giusto.
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