...entre une mauvaise cuisinière et une empoisonneuse il n'y a qu'une différence d'intention...
lunedì 30 marzo 2009
Zenzero candito
(questa l'ho copiata dalla Chandrina che è una cuoca straordinaria e persona adorabile e affidabile :-*)
Servono:
1 grosso rizoma di zenzero fresco e sodo
acqua
zucchero semolato
foto
Pelare il rizoma (questa operazione si può svolgere agevolmente usando il bordo di un cucchiaino come fosse un coltello) e tagliarlo a fettine di circa mezzo centimetro.
Mettere le fettine in una pentola e coprirle a filo di acqua fredda, mettere al fuoco e far bollire per venti minuti.
Scolare e, se si vuole (io di solito voglio :-D ) tenere da parte l'acqua e bersela, così com'è oppure zuccherata o diluita con altra acqua o usata per fare un the... pizzica un po', ma è buonissima!
Pesare le fettine di zenzero scolate, unire pari peso di zucchero e rimettere nella pentola, senza aggiunta di acqua, facendo cuocere fino a quando lo zenzero diventa quasi trasparente.
Prendere poi ogni singola fettina e passarla in zucchero semolato, fino a ricoprirla tutta.
Far asciugare le fettine all'aria, senza sovrapporle e conservarle poi in vasi di vetro a tenuta ermetica.
Il commento della copiona: potrei farmi del male, con lo zenzero candito. Mi piace il suo sapore piccante, il retrogusto di limone, la dolcezza dello zucchero che si sposa a meraviglia con la consistenza del rizoma così trattato.
Lo zenzero è un potente antinausea naturale, antiemetico, digestivo. Non è meraviglioso curarsi con cibi che sono anche squisiti?
Pannacotta senza panna
(non so da dove venga questa ricetta...)
Servono:
850 gr di latte fresco intero
500 gr di yogurt intero
70 gr di zucchero
12 gr di colla di pesce
Ammollare in acqua fredda la colla di pesce.
Scaldare il latte con lo zucchero, senza farlo bollire, poi sciogliervi dentro la colla di pesce ben strizzata dall'acqua di ammollo.
Far raffreddare e incorporare lo yogurt.
Versare in uno stampo da plumcake e tenere in frigo almeno 8 ore.
Al momento di servire, sformare su un piatto di portata e accompagnare con coulis di frutta (per esempio alla pesca, come ho fatto io) oppure con caramello.
Il commento della copiona: che senso ha una pannacotta senza panna? Ha senso: perchè la panna non sempre c'è, in frigo, mentre il latte quasi sempre e lo yogurt pure. Ha senso perchè è molto più leggera di una pannacotta fatta con la panna, pur avendo una consistenza assolutamente indistinguibile. Ha senso, infine, perchè in estate un dessert come questo può concludere bene un pranzo o una cena senza appesantire lo stomaco.
Io l'ho fatto il 26 agosto 2006 e il mio commento dell'epoca è stato: squisita!!!!
Pasta similfrolla con miele
(copiata dal vecchio forum del bimby)
Servono:
350 gr di farina
100 gr di burro
1 uovo
100 gr di zucchero
2 cucchiai di acqua
1 cucchiaino di bicarbonato
2 cucchiaini di miele
Se si fa nel bimby, si mettono dentro al boccale tutti gli ingredienti e si lavorano per 30 secondi a vel. 6.
Se si fa a mano, si procede come per una normale frolla, lavorando in fretta tutti gli ingredienti.
Non è necessario farla riposare e si può sia usare come base per crostate sia stenderla e ritagliarla per farne biscotti.
Il commento della copiona: il sapore varia a seconda del tipo di miele che si usa, ma il risultato finale è sempre ottimo!
Cinnamon Rolls nella MdP
(ricetta arrivata da una mailing list)
Servono:
per la pasta:
1 + 1/2 cups di acqua calda
3 cucchiai di latte in polvere
(in alternativa, usare 1 cup di acqua + 1/2 cup di latte intero)
4 cups di farina
1 + 1/2 cucchiaini di sale
1/4 cup di zucchero
3 cucchiai di burro
1 bustina di lievito di birra disidratato (raccomandato lo yeast della Lidl)
Mettere tutti gli ingredienti nella MdP, nell'ordine raccomandato dal fabbricante, scegliere il programma Dough/impasto e premere start.
per il ripieno:
1 cup di zucchero di canna
8 cucchiai di burro morbido, ma non fuso
1 cucchiaio di cannella in polvere
Mescolare gli ingredienti fino ad incorporarli bene e tenere da parte (non in frigo, deve essere spalmabile).
per la glassa:
1 cup di zucchero a velo
1 o 2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Mescolare lo zucchero con un cucchiaio di latte fino ad ottenere una pastella soda ma non eccessivamente.
Quando la pasta è pronta, rovesciarla su un piano di lavoro leggermente infarinato e lavorarla un po': aggiungere eventualmente un po' di farina, perchè deve essere lavorabile, ma non appiccicosa.
Stendere poi l'impasto in un rettangolo alto circa 1 cm.
Spalmare il ripieno, in modo uniforme, sul rettangolo di pasta e poi arrotolare, il più stretto possibile, dal lato lungo.
Utilizzando un coltello affilatissimo affettare il rotolo, ricavandone 12 pezzi simili a delle girelle e disporli in una teglia ben unta. La teglia deve essere sufficientemente grande per permettere ai pezzi di lievitare ulteriormente e riempirla.
Coprire la teglia con uno strofinaccio umido e lasciare lievitare ancora mezz'ora.
Mettere in forno FREDDO, accendere a 180° e cuocere da 35 a 40 minuti.
Togliere i cinnamon rolls dal forno, lasciare raffreddare per una decina di minuti, poi decorare con la glassa preparata.
Il commento della copiona: i cinnamon rolls profumano la casa di buono e sono ottimi come dolce da colazione e da merenda.
domenica 29 marzo 2009
Patè di olive verdi e mandorle di rory76
(ricetta copiata da www.coquinaria.it, con varianti e soprattutto velocizzazioni mie, delle quali mi scuso con l'autrice che le aveva esplicitamente vietate (le velocizzazioni, non le varianti) :-D )
250 gr di olive verdi snocciolate (peso netto)
100 gr di mandorle pelate
un cucchiaio di capperi (io ho usato quelli grossi, da aperitivo)
3 spicchi d'aglio
olio
sale e pepe
Io ho messo tutto nel bimby e ho frullato a vel. 6 fino a che il risultato mi ha soddisfatto: non avendo assaggiato l'originale, la mia soddisfazione è consistita nell'avere un impasto non troppo uniforme, ma con qualche pezzettino visibile e assaggiabile.
Ho aggiustato di sale e pepe e ho aggiunto un po' di olio.
E' meglio farlo il giorno prima e servirlo accompagnato da pane tostato o focaccia calda.
Il commento della copiona: velocissimo e molto buono, ottimo anche per una cena estiva. Io l'ho accompagnato con focaccia al grano saraceno e focaccia alla birra, entrambe calde di forno.
Torta di mele e cannella
(ricetta di Giuliana, dal sito www.coquinaria.it, con qualche variante mia) foto
Servono:
1 kg di mele renette sbucciate
150 gr di farina
100 gr di zucchero
1 uovo intero
mezzo bicchierino di rum
1 bustina di lievito
cannella
uvetta, un paio di manciate
fiocchetti di burro (opzionali)
pinoli (opzionali)
poco latte
altro zucchero per lo spolvero
Le mele si sbucciano e si affettano e si tengono da parte, intanto che si prepara la pastella, sbattendo l'uovo intero con lo zucchero, aggiungendo poi la farina, la cannella, il lievito e diluendo col rum.
Deve venire una pastella densa, ma non soda, quindi se necessario ammorbidirla con qualche cucchiaio di latte.
Incorporare le mele a fettine, i pinoli (se si usano) e l'uvetta e rovesciare il tutto in una teglia bassa, da crostata, imburrata e zuccherata.
Spolverizzare di zucchero semolato. infiocchettare di burro (ma non è indispensabile) e infornare a 170° per 40- 45 minuti.
Il commento della copiona: è un dolce delizioso, velocissimo, che può essere fatto con qualsiasi tipo di mela adatto alla cottura. Le uvette sono una mia aggiunta e trovo ci stiano benissimo. Anche il burro non è presente, nella ricetta originale, ma rende il dolce un po' più ricco. Io non sempre ce lo metto.
Infine la cannella e i pinoli: Giuliana chiede un pizzico della prima, io abbondo, perchè la cannella nei dolci di mele non è mai abbastanza. I pinoli li metto quando voglio trovare, alla svelta, il sapore dello strudel (e in questo caso, ci vuole il burro)
Servono:
1 kg di mele renette sbucciate
150 gr di farina
100 gr di zucchero
1 uovo intero
mezzo bicchierino di rum
1 bustina di lievito
cannella
uvetta, un paio di manciate
fiocchetti di burro (opzionali)
pinoli (opzionali)
poco latte
altro zucchero per lo spolvero
Le mele si sbucciano e si affettano e si tengono da parte, intanto che si prepara la pastella, sbattendo l'uovo intero con lo zucchero, aggiungendo poi la farina, la cannella, il lievito e diluendo col rum.
Deve venire una pastella densa, ma non soda, quindi se necessario ammorbidirla con qualche cucchiaio di latte.
Incorporare le mele a fettine, i pinoli (se si usano) e l'uvetta e rovesciare il tutto in una teglia bassa, da crostata, imburrata e zuccherata.
Spolverizzare di zucchero semolato. infiocchettare di burro (ma non è indispensabile) e infornare a 170° per 40- 45 minuti.
Il commento della copiona: è un dolce delizioso, velocissimo, che può essere fatto con qualsiasi tipo di mela adatto alla cottura. Le uvette sono una mia aggiunta e trovo ci stiano benissimo. Anche il burro non è presente, nella ricetta originale, ma rende il dolce un po' più ricco. Io non sempre ce lo metto.
Infine la cannella e i pinoli: Giuliana chiede un pizzico della prima, io abbondo, perchè la cannella nei dolci di mele non è mai abbastanza. I pinoli li metto quando voglio trovare, alla svelta, il sapore dello strudel (e in questo caso, ci vuole il burro)
Arrosto alla coca-cola ovvero la ricetta del disonore
(proviene di sicuro da una delle mailing list americane che frequento dal secolo scorso :-D )
Questa ricetta, che ho pubblicato a suo tempo in un noto forum di cucina, mi ha valso parecchie battutine e anche qualche sarcasmo molto pesante. Ma nessun problema: io so di essere una cuoca assolutamente mediocre, anche se alimentata da una inesauribile curiosità e da nessun preconcetto.
Mi prendo in giro da sola, quindi se gli altri lo fanno bonariamente proprio non me la prendo.
Assaggio tutto, penso che le regole ci sono per essere rispettate ma anche rotte o solo interpretate.
Soprattutto, non giudico mai mai mai mai, per nessun motivo, alcuna cosa se prima non ho avuto un'esperienza sensoriale con questa.
Per fare questo arrosto... ci vuole un bel pezzo di lonza disossata, quella che se cotta troppo o male diventa stoppacciosa.
Si sala, si pepa poi si fanno delle incisioni che accoglieranno 6 o 7 grossi spicchi d'aglio. Una legatina per tenere il tutto in forma e si fa dorare da tutte le parti in un poco d'olio, in una pentola che poi possa andare in forno.
Nel frattempo, si prendono 6 peperoncini rossi, di quelli lunghi piccanti, si aprono per togliere i semi e la polpa si mette nel frullatore insieme ad una bella cucchiaiata di origano, a tre spicchi d'aglio e a un decilitro di coca cola. Io non avevo i peperoncini freschi e allora ne ho presi 6 secchi e li ho fatti bollire in poca acqua calda per farli rinvenire.
Con questa cremina, si cosparge l'arrosto, ci si versa intorno ancora circa 4 dl di coca cola (in tutto ne ho usata una bottiglietta da mezzo litro) e si fa cuocere in forno a 180° per circa un'ora e mezzo.
Prima di servire, tagliato a fette, si lascia riposare almeno un quarto d'ora. Come contorno, puré di patate.
Commenti: un arrosto tenerissimo, croccante fuori e succulento dentro. Il sapore della coca cola sparisce con la cottura, lasciando solo un leggero dolce che stempera il piccante del peperoncino. Sorprendentemente buono.
Il commento della copiona: mi stavo dimenticando del mio capolavoro... la mia (in)fam(i)a culinaria è fortemente legata a questa ricetta :-D
Questa ricetta, che ho pubblicato a suo tempo in un noto forum di cucina, mi ha valso parecchie battutine e anche qualche sarcasmo molto pesante. Ma nessun problema: io so di essere una cuoca assolutamente mediocre, anche se alimentata da una inesauribile curiosità e da nessun preconcetto.
Mi prendo in giro da sola, quindi se gli altri lo fanno bonariamente proprio non me la prendo.
Assaggio tutto, penso che le regole ci sono per essere rispettate ma anche rotte o solo interpretate.
Soprattutto, non giudico mai mai mai mai, per nessun motivo, alcuna cosa se prima non ho avuto un'esperienza sensoriale con questa.
Per fare questo arrosto... ci vuole un bel pezzo di lonza disossata, quella che se cotta troppo o male diventa stoppacciosa.
Si sala, si pepa poi si fanno delle incisioni che accoglieranno 6 o 7 grossi spicchi d'aglio. Una legatina per tenere il tutto in forma e si fa dorare da tutte le parti in un poco d'olio, in una pentola che poi possa andare in forno.
Nel frattempo, si prendono 6 peperoncini rossi, di quelli lunghi piccanti, si aprono per togliere i semi e la polpa si mette nel frullatore insieme ad una bella cucchiaiata di origano, a tre spicchi d'aglio e a un decilitro di coca cola. Io non avevo i peperoncini freschi e allora ne ho presi 6 secchi e li ho fatti bollire in poca acqua calda per farli rinvenire.
Con questa cremina, si cosparge l'arrosto, ci si versa intorno ancora circa 4 dl di coca cola (in tutto ne ho usata una bottiglietta da mezzo litro) e si fa cuocere in forno a 180° per circa un'ora e mezzo.
Prima di servire, tagliato a fette, si lascia riposare almeno un quarto d'ora. Come contorno, puré di patate.
Commenti: un arrosto tenerissimo, croccante fuori e succulento dentro. Il sapore della coca cola sparisce con la cottura, lasciando solo un leggero dolce che stempera il piccante del peperoncino. Sorprendentemente buono.
Il commento della copiona: mi stavo dimenticando del mio capolavoro... la mia (in)fam(i)a culinaria è fortemente legata a questa ricetta :-D
Pollo ai corn flakes
foto
(da qualche mailing list americana... impossibile dare il credit, è una ricetta troppo comune e diffusa!)
2 petti di pollo interi
50 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di emmenthal tritato o a julienne
50 gr di burro fuso
sale e pepe
corn flakes non zuccherati
Mettere nel frullatore il parmigiano, l'emmenthal e i corn flakes e frullare un po', ma senza ridurre a farina.
Dividere i petti di pollo in modo da ricavarne 8 filetti, passarli nel burro fuso e poi nel composto di corn flakes.
Disporre i petti sulla placca ricoperta di carta forno, cospargerli con gli eventuali corn flakes rimasti e cuocere per 35-40 minuti in forno già caldo a 180° (160° se ventilato, ma come al solito regolarsi col proprio forno!).
Servire ben caldi con una insalatina croccante e fresca.
Il commento della copiona: troppo buoni!
(da qualche mailing list americana... impossibile dare il credit, è una ricetta troppo comune e diffusa!)
Servono:
2 petti di pollo interi
50 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di emmenthal tritato o a julienne
50 gr di burro fuso
sale e pepe
corn flakes non zuccherati
Mettere nel frullatore il parmigiano, l'emmenthal e i corn flakes e frullare un po', ma senza ridurre a farina.
Dividere i petti di pollo in modo da ricavarne 8 filetti, passarli nel burro fuso e poi nel composto di corn flakes.
Disporre i petti sulla placca ricoperta di carta forno, cospargerli con gli eventuali corn flakes rimasti e cuocere per 35-40 minuti in forno già caldo a 180° (160° se ventilato, ma come al solito regolarsi col proprio forno!).
Servire ben caldi con una insalatina croccante e fresca.
Il commento della copiona: troppo buoni!
Impasto integrale al lattemiele per MdP
foto
(non ricordo l'origine di questa... probabilmente è la rielaborazione di più ricette)
Servono:
120 gr di latte
70 gr di acqua
90 gr di miele
30 gr di burro
370 gr di farina bianca
170 gr di farina integrale
1 pizzico di sale
1 uovo
1 bustina di lievito di birra secco (raccomando lo yeast della Lidl)
Scaldare nel microonde (io do per scontato che tutti abbiano la casa alimentata da una centrale elettrica riservata, come la mia :-D) o in un pentolino il latte, l'acqua, il miele e il burro.
Inserirli nel contenitore della macchina del pane, aggiungere l'uovo, il sale, le due farine e per ultimo il lievito.
Selezionare il programma dough e premere start.
Quando il programma è terminato, sgonfiare l'impasto, fare le forme, far rilievitare e cuocere in forno già caldo a 180° per 15-25 minuti, a seconda della dimensione dei pezzi da cuocere.
Il commento della copiona: la dolcezza di questo pane sarà apprezzata anche da chi storce il naso di fronte all'integrale.
(non ricordo l'origine di questa... probabilmente è la rielaborazione di più ricette)
Servono:
120 gr di latte
70 gr di acqua
90 gr di miele
30 gr di burro
370 gr di farina bianca
170 gr di farina integrale
1 pizzico di sale
1 uovo
1 bustina di lievito di birra secco (raccomando lo yeast della Lidl)
Scaldare nel microonde (io do per scontato che tutti abbiano la casa alimentata da una centrale elettrica riservata, come la mia :-D) o in un pentolino il latte, l'acqua, il miele e il burro.
Inserirli nel contenitore della macchina del pane, aggiungere l'uovo, il sale, le due farine e per ultimo il lievito.
Selezionare il programma dough e premere start.
Quando il programma è terminato, sgonfiare l'impasto, fare le forme, far rilievitare e cuocere in forno già caldo a 180° per 15-25 minuti, a seconda della dimensione dei pezzi da cuocere.
Il commento della copiona: la dolcezza di questo pane sarà apprezzata anche da chi storce il naso di fronte all'integrale.
Pane al semolino
foto
(ricetta mia, stavolta non copiata!)
Servono:
300 gr circa di acqua tiepida
20 gr di olio extra vergine di oliva
un pizzico di sale
1 cucchiaino di malto d'orzo (oppure di miele oppure 1 cucchiaio di zucchero)
300 gr di semolino
400 gr di farina manitoba
1 cubetto di lievito di birra fresco oppure una bustina di quello secco
Si impastano gli ingredienti con la modalità e l'aiuto tecnologico che si preferisce (macchina del pane, bimby, impastatrice, le manine sante :-D )
Si lascia lievitare un'ora, poi si sgonfia l'impasto, si divide in due parti che verranno messe in due stampi da plumcake rivestiti di carta forno o leggermente oliati.
Si mettono i due stampi in forno freddo e vi si lasciano a lievitare per un'ora circa.
Trascorso questo tempo, senza aprire il forno, si accende a 190° e si cuoce per circa 50 minuti.
Il commento della copiona: ho pubblicato la prima volta questa ricetta il 7 febbraio 2006, in un forum del bimby. Il mio commento di allora fu: questo è il miglior pane che io abbia mai fatto, fragrante, con una bella crosta croccante fuori e morbida mollica. Da allora ne ho fatti degli altri, altrettanto o forse più buoni, ma questo resta una delle mie produzioni migliori :-)
Pane all'avena
foto
(questa è una mia ricetta!)
Servono:
280 gr di farina manitoba
180 gr di farina d'avena (se non si trova, si può frullare pari quantità di fiocchi d'avena fino a ridurli in farina)
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino da the di malto d'orzo oppure di miele
un pizzico di sale
20 gr di burro morbido
300 gr di acqua tiepida
60 gr di fiocchi di patate istantanei (preparato per purè)
L'impasto si può fare come si crede: nell'impastatrice, a mano, col bimby, nella macchina del pane. Ognuno faccia come preferisce :-D
Una volta impastato tutto, si lascia lievitare per circa un'ora, poi si sgonfia e si mette in uno stampo da plumcake imburrato.
Si mette in forno spento per un'ora circa, o fino a quando sarà raddoppiato di volume, poi, senza aprire il forno, accendere a 180° e cuocere per circa 45 minuti (il tempo dipende dal singolo forno).
Il commento della copiona: usare 20 gr di lievito è considerato da anatema, tra i lievitatori casalinghi che fanno a gara a chi ne usa di meno per alzare più impasto :-D
Però se si ha bisogno di avere il pane in tavola in poco tempo va benissimo e a me non dà particolarmente fastidio... quindi, se volete abbassare la quantità di lievito, per provare questo pane fragrante e buonissimo, fate pure!
*Panada o minestra di fette biscottate*
(ricetta scarabocchiata su un fogliettino di carta, non ho idea da dove derivi... - il prezzemolo o la maggiorana sono mie elaborazioni, l'originale voleva la noce moscata)
Servono:
- 250 gr di fette biscottate macinate (io ho usato quelle integrali)
- 50 gr di burro
- 3 uova
- parmigiano grattugiato
- circa 2 litri di brodo di pollo
- sale
- prezzemolo tritato o maggiorana fresca
A freddo, nella pentola in cui si cucinerà la minestra, si mescolano le fette biscottate e il brodo e si lasciano a riposare per una ventina di minuti.
Si mette poi al fuoco e quando il composto si è riscaldato, si aggiunge il burro, si incoperchia e si lascia bollire a fuoco molto basso, mescolando spesso, per una mezz'ora.
Nella zuppiera di servizio sbattere le uova con un paio di manciate di parmigiano grattugiato. Rovesciarvi sopra la minestra bollente, mescolando vigorosamente per incorporare i due composti.
Aggiustare di sale e incorporare prezzemolo tritato oppure foglioline di maggiorana.
Il commento della copiona: una minestra che è quasi una crema, fatta di pochissimi ingredienti, che piace moltissimo ai bambini e che, per me, rientra nella categoria del comfort food... quello di cui hai voglia al rientro a casa, dopo una giornata fredda e piovosa. Il prezzemolo e la maggiorana danno un'inattesa nota di freschezza a questo piatto.
Composta di frutti invernali al vino rosso
(ricetta copiata da Chissiricorda... :-D )
fatta 7 marzo 2009
Si mettono in una pentola capiente:
- 3 pere affettate
- 2 mele affettate
- una manciata di albicocche secche a dadini
- una fetta di ananas disidratato a dadini
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 bicchiere e 1/2 di vino rosso
- mezzo cucchiaino di zenzero secco in polvere
- mezzo cucchiaino di cannella
- mezzo cucchiaino di noce moscata in polvere
- la scorza grattugiata di un limone
- 2 cucchiai di succo d'arancia
si fa cuocere tutto per circa mezz'ora, a fuoco moderato, mescolando spesso e si serve tiepido accompagnato da yogurt e spolverizzato da noci oppue mandorle oppure nocciole tritate grossolanamente (per dare un po' di croccantezza e contrasto di consistenze).
Il commento della copiona: doveva essere un dessert ed invece ci ho pranzato, da quanto era buona!
Baguette semiintegrali
Baguette semiintegrali
fatte 8 marzo 2009
(ricetta elaborata da più fonti)
Per l'impasto servono:
- 1+ 1/4 cups di acqua tiepida
- 2 cucchiai di zucchero di canna
- un pizzico di zenzero in polvere (che non si sente)
- 1 cucchiaino abbondante di sale
- 1 + 1/2 cups farina bianca
- 1 + 1/2 cups farina integrale
- 1 bustina di lievito di birra secco
- poca farina di mais per lo spolvero
Si fa l'impasto con tutti gli ingredienti tranne la farina di mais e col metodo preferito (io ho usato la macchina del pane) e si fa lievitare fino al raddoppio.
si sgonfia l'impasto, si divide in 4 pezzi che vengono stesi e poi arrotolati su se stessi.
Si unge leggermente uno stampo da baguette da 4, si spolvera di farina di mais e vi si mettono i pani a lievitare ancora per 45 minuti circa.
Intanto si scalda il forno a 200° (o a 180° ventilato). Quando il pane è rilievitato, si incide con la lametta o il bisturi, si spennella con molta delicatezza con acqua fredda e si spolvera di farina integrale.
In forno per 18-20 minuti.
Dopo i primi cinque minuti e poi successivamente dopo altri 5 minuti ho spruzzato il fondo e le pareti di acqua, in modo da creare vapore.
In alternativa si possono buttare cubetti di ghiaccio sul fondo del forno.
Il commento della copiona: croccantissima fuori e morbida dentro, questa baguette si mantiene ottima anche il giorno dopo!
Semlor
(ricetta copiata da Chissiricorda :-D ...)
Semlor (plurale di semla)
Dolci svedesi tipici del martedì grasso, a base di pasta lievitata profumata al cardamono, ripieni di marzapane fresco e panna montata profumata di vaniglia... un dolce sensuale, direi...
io li ho fatti già in quaresima ed erano buoni lo stesso :D
La dose è per 12 pezzi, ma vengono esageratamente grandi: meglio farne 18 o 24, riducendo la pezzatura... sono anche molto bellini da vedere...
Per i dolci
- 100 g di burro
- 300 ml di latte
- 1 cucchiaino abbondante di cardamomo macinato
- 40 gr di lievito di birra
- 100 gr di zucchero a velo
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
- 650 gr di farina 00 (la dose è indicativa, può essere necessario aggiungerne qualche cucchiaio se l'impasto è troppo umido)
- per pennellare: 1 uovo e 2 cucchiai d'acqua
Si scioglie il burro e si mescola con il latte nell'impastatrice (oppure in una ciotola, se impastate a mano... insomma, fate come preferite :D ). Si aggiungono lo zucchero e l'uovo e poi il lievito di birra, mescolando fino a quando il lievito è sciolto. Poi si aggiungono tutti gli altri ingredienti, finendo con la farina, e lavorando l'impasto fino ad ottenere una massa ben lavorata e incordata. Evitare di aggiungere troppa farina! Si mette a lievitare per 45 minuti.
Nel frattempo si prepara il marzapane, tritando a farina 200 gr di mandorle pelate insieme a 120 gr di zucchero a velo e a un paio di gocce di estratto di mandorla amara. Si può aggiungere qualche goccia d'acqua per ottenere un panetto omogeneo, ma è ininfluente per il risultato finale. Mettere da parte.
Si riprende l'impasto, se ne ricavano palline omogenee e si rimettono a lievitare per altri 45 minuti sulle placche di alluminio foderate di carta forno. Si spennellano di uovo e acqua e si cuociono per 8-10 minuti in forno a 200°.
Quando sono freddi, se ne taglia la calotta superiore, si svuotano delicatamente e la mollica così ricavata si mette insieme al marzapane, impastando il tutto con 100 ml di latte bollente: si deve ottenere un impasto simile alla plastilina, appena più morbido. Aggiungere un po' di latte, se serve e un po' di zucchero, se non sembra abbastanza dolce.
Per assemblare: si distribuisce il marzapane ottenuto all'interno dei dolcetti svuotati, si ricopre con abbondante panna montata (ne serve mezzo litro, aromatizzata alla vaniglia e se si vuole dolcificata), poi si ritagliano dei triangoli dai cappellini avanzati e si accomodano sulla panna montata. Spolverata di zucchero a velo.
Il commento della copiona: sensuali...
Patate fritte perfette, anche se sovversive
foto
(post pubblicato da me su www.coquinaria. it il 14 settembre 2008 - riportato qui con qualche attualizzazione)
Patate fritte sovversive
Mio padre, cuoco straordinario ma molto abitudinario, quindi poco incline alle sperimentazioni e alle novità (io non ho preso da lui :-D ) ha sempre cotto le patate fritte in un modo che io non avevo mai provato e che sovverte le regole classiche di questo tipo di cottura.
Oggi le ho preparate per pranzo e sono assolutamente entusiasta del risultato!
Avrei fatto anche delle foto - stavolta mi sentivo una santommasa - per farvi vedere il risultato ma il Figlio Piccolo (che si chiama per l'appunto Tommaso...) ha pensato bene di rendere inutilizzabile la digitale durante un concerto dei MCR e quindi, anche stavolta, solo chiacchiere e niente distintivo :-D
Ho preso delle patate a pasta bianca, le ho tagliate a spicchi e messe a mollo in acqua fredda per un'oretta.
Ho messo al fuoco la padella dei fritti con un litro d'olio di arachidi, ho scolato e asciugato bene le patate e quando l'olio è stato ben caldo le ho buttate, cuocendole a calore vivace fino a quando, pungendole con uno stecchino, le ho sentite morbide (questa è la regola del pollice dettami dal babbo).
A questo punto, ho spento il fornello e messo un coperchio sulla padella, lasciando le patate dentro.
Tutto questo è avvenuto intorno alle 10.30-10.45 del mattino, ma si può fare anche prima.
Intorno alle 12.30, cioè circa mezz'ora prima di andare a tavola, ho tolto il coperchio, riacceso il gas sostenuto e ho lasciato cuocere le patate fino a quando si sono dorate.
Poi le ho scolate e salate, come al solito.
Il risultato: patate morbidissime dentro, ben croccanti fuori e soprattutto leggerissime e per niente unte.
Si possono fare con qualsiasi tipo di grasso per friggere e qualsiasi tipo di patata.
Il commento della copiona: la pubblicazione di questa ricetta ha provocato, naturalmente, un sacco di commenti scettici e critiche preventive. Suggerisco invece di provare a cuocere le patatine in questo modo, perchè sono le migliori che avrete mai mangiato nella vostra vita! :-D
Oggi le ho preparate per pranzo e sono assolutamente entusiasta del risultato!
Avrei fatto anche delle foto - stavolta mi sentivo una santommasa - per farvi vedere il risultato ma il Figlio Piccolo (che si chiama per l'appunto Tommaso...) ha pensato bene di rendere inutilizzabile la digitale durante un concerto dei MCR e quindi, anche stavolta, solo chiacchiere e niente distintivo :-D
Ho preso delle patate a pasta bianca, le ho tagliate a spicchi e messe a mollo in acqua fredda per un'oretta.
Ho messo al fuoco la padella dei fritti con un litro d'olio di arachidi, ho scolato e asciugato bene le patate e quando l'olio è stato ben caldo le ho buttate, cuocendole a calore vivace fino a quando, pungendole con uno stecchino, le ho sentite morbide (questa è la regola del pollice dettami dal babbo).
A questo punto, ho spento il fornello e messo un coperchio sulla padella, lasciando le patate dentro.
Tutto questo è avvenuto intorno alle 10.30-10.45 del mattino, ma si può fare anche prima.
Intorno alle 12.30, cioè circa mezz'ora prima di andare a tavola, ho tolto il coperchio, riacceso il gas sostenuto e ho lasciato cuocere le patate fino a quando si sono dorate.
Poi le ho scolate e salate, come al solito.
Il risultato: patate morbidissime dentro, ben croccanti fuori e soprattutto leggerissime e per niente unte.
Si possono fare con qualsiasi tipo di grasso per friggere e qualsiasi tipo di patata.
Il commento della copiona: la pubblicazione di questa ricetta ha provocato, naturalmente, un sacco di commenti scettici e critiche preventive. Suggerisco invece di provare a cuocere le patatine in questo modo, perchè sono le migliori che avrete mai mangiato nella vostra vita! :-D
Chili cheese
(ricetta di Johnny & Edith Smith - non mi chiedete chi siano, perchè non li conosco :-D foto)
Servono:
- 450 gr di parmigiano grattugiato
- 1 grossa cipolla tritata fine
- 1 cup di maionese
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di peperoncino piccante in polvere (oppure di pimento)
Mescolare tutti gli ingredienti, fino ad avere un composto omogeneo. Mettere in una ciotola coperta e conservare in frigo fino al momento di utilizzarlo.
Spalmare il composto su fettine di pane, anche integrale, disporle su una placca da forno e metterle sotto il grill per alcuni minuti, fino a quando il composto fa le bolle.
Servire subito!
Il commento della copiona: della famiglia dei composti da spalmare e infornare a base di maionese, si può prepare in anticipo e servire come antipasto caldo. Molto comodo per quando si vuole fare il pane in più: crostini caldi di vari tipi e la cena è risolta!
Zucchine ripiene alla ligure
(ricetta passatami da una ragazza genovese conosciuta in un forum di diete :-D foto)
Servono:
Lessare le zucchine piuttosto al dente (10 minuti circa) o cuocerle al vapore. Lasciarle raffreddare e poi tagliarle a metà nel senso della lunghezza, scavarne la polpa con un cucchiaino e tritarla.
Mettere il trito in una casseruola dove sta cuocendo già un soffritto di cipolla e funghi, strizzati e tritati. Fare asciugare il composto per circa cinque minuti. Far raffreddare.
In una terrina mescolare le uova, sale q.b., formaggio grattugiato, trito di aglio e maggiorana, prosciutto cotto tritato fine. Unirvi il trito di funghi e polpa di zucchine e con l'aiuto di un cucchiaino riempire una ad una le zucchine e disporle in una teglia oliata e cosparsa di pangrattato. Sopra a tutto mettere un filo d'olio e cospargere con altro pangrattato.
Infornare a 180° fino a doratura.
Il commento della copiona: una squisitezza!
Servono:
- 1 kg di zucchine lunghe
- 5 uova
- 100 gr di prosciutto cotto
- parmigiano grattugiato a volontà
- sale
- 1 cipolla
- 1 manciata di porcini secchi ammollati in acqua tiepida
- aglio
- maggiorana fresca
- olio extravergine di oliva
- pangrattato
Lessare le zucchine piuttosto al dente (10 minuti circa) o cuocerle al vapore. Lasciarle raffreddare e poi tagliarle a metà nel senso della lunghezza, scavarne la polpa con un cucchiaino e tritarla.
Mettere il trito in una casseruola dove sta cuocendo già un soffritto di cipolla e funghi, strizzati e tritati. Fare asciugare il composto per circa cinque minuti. Far raffreddare.
In una terrina mescolare le uova, sale q.b., formaggio grattugiato, trito di aglio e maggiorana, prosciutto cotto tritato fine. Unirvi il trito di funghi e polpa di zucchine e con l'aiuto di un cucchiaino riempire una ad una le zucchine e disporle in una teglia oliata e cosparsa di pangrattato. Sopra a tutto mettere un filo d'olio e cospargere con altro pangrattato.
Infornare a 180° fino a doratura.
Il commento della copiona: una squisitezza!
Pilaf di riso al curry con gamberi (bimby TM21)
(ricetta copiata dal vecchio sito del bimby foto)
Servono:
- 1/2 lt. di acqua
- 1 cucchiaio di dado bimby
- 5 misurini di riso
- 400 gr di gamberoni
- 1/2 cipollina
- 1/2 misurino di olio
- 1 misurino di panna fresca
- 1/2 misurino di farina
- 1 cucchiaino di curry
Accendere il forno a 180°
Inserire nel boccale acqua e dado: 10 min. 100° vel. 1. Posizionare il cestello con il riso nel boccale. Inserire i gamberoni nel varoma e posizionarlo sopra il coperchio del boccale: cuocere il tutto per 15 minuti temp. Varoma vel. 4.
Togliere il cestello, versare il riso in una ciotola, tenendolo al caldo e tenere da parte 4 misurini del liquido di cottura. Sgusciare i ganberoni e tenerli da parte.
Soffriggere nel boccale cipolla e olio: 3 min. 100° vel. 4. Aggiungere l'acqua di cottura tenuta da parte, la panna, la farina e il curry: 5 min. 90° vel. 4.
Condire il riso con parte della salsa, sistemarlo in uno stampo a ciambella e metterlo in forno a 180° per 5 minuti. SforNare e sforMare il riso sul piatto di portata, guarnirlo con i gamberoni e nappare con la restante salsina.
Il commento della copiona: ottimo e velocissimo, risolve una cena in pochi minuti!
Confetturite? Ipermarmellatosi? Ecco due cure alternative
(post apparso in origine su www.coquinaria.it il 15 ottobre 2007 e tutta farina del mio sacco! :-D foto)
La confetturite, come noto, è un disturbo stagionale dalle molte cause: a scatenarlo, possono essere una sovrapproduzione degli alberi da frutta del giardino, il regalo inatteso di una cassetta di arance dal cognato di Palermo (confetturite citrus) oppure si può esserne contagiati passando davanti a un'edicola e vedendo una monografia dedicata alle conserve oppure inciampando nel blog Labellaconfetturaia.blog.it.
Ha solitamente evoluzione benigna: chi ne è colpito una volta ha forti probabilità di immunizzarsi e non prenderla mai più, oppure la malattia può ripresentarsi a intervalli ciclici, in particolare nella tarda estate, ma i soggetti colpiti riescono comunque a convivere bene con le ricadute.
Nei casi più gravi, però, la confetturite può evolvere in ipermarmellatosi, una grave patologia dalle molte cause, tra le quali la confetturite è forse la più trascurabile.
La ipermarmellatosi è infatti un disturbo cronico, che, a differenza della confetturite che colpisce prevalentemente le donne in età fertile e anche postpensionamento, è trasversale per genere, età, censo e ceto.
Può originare da comportamenti a rischio (incauto acquisto di strane confetture durante viaggi all'estero, debolezza di fronte ai 3x2 della Zuegg), avere cause esogene (amici e parenti affetti da confetturite si liberano del disturbo cedendo ad altri le proprie produzioni e dando così il via alla ipermarmellatosi), essere l'effetto collaterale della sindrome da accumulo di scorte alimentari o disturbo dello scoiattolo previdente).
Quale che sia la causa, il problema viene solitamente trattato con rimedi tradizionali: crostate, occhi di bue (per la variante ipermarmellatosi persica), sachertorte (solo nella mutazione apricotea), diluizione in yogurt, spalmatura su fette di pane imburrate.
Da oggi, sono però disponibili due rimedi alternativi, che, sperimentati con successo anche su cavie umane volontarie, hanno portato notevoli diminuzioni delle scorte di confetture e in generale un miglioramento della dolorosa sintomatologia.
Il ciambellone si addice soprattutto a chi è affetto da ipermarmellatosi pallida, ovvero aumentata disponibilità di confetture chiare a base di agrumi, albicocche, pesche, fichi. Non sono noti i risultati nell'utilizzo di marmellate scure, ma si può ragionevolmente ipotizzare che l'unico effetto collaterale potrebbe essere un colorino verdognolo dell'impasto, senza che ciò infici però la bontà del manufatto.
Il semifreddo è invece più indicato per la ipermarmellatosi rubizza, quella causata da fragole, ciliegie, prugne e altri frutti rossi. Questa terapia era già stata introdotta nel 2006, ma si ripropone qui perchè di notevole efficacia.
Ciambellone con la marmellata nell'impasto
(ricetta scarabocchiata su un pezzetto di carta e rielaborata da me)
Si montano le uova con lo zucchero fino ad averle bianche e belle gonfie, si unisce, sempre continuando a montare, l'olio, poi la marmellata e infine la farina.
Si rovescia tutto in uno stampo da ciambella da 26 cm circa imburrato, si cosparge con un poco di granella di zucchero e si cuoce per 35 minuti a 170° in forno già caldo (regolarsi col proprio forno!)
Per me, questa è LA ciambella.
Semifreddo alla marmellata versione annaginger
(ricetta copiata da Lallina di coquinaria e rielaborata da me)
(più che un semifreddo, ha la consistenza della pannacotta, ma è una ricetta furba per smaltire gli avanzini di marmellata che giacciono immangiati nel frigo).
Ci ho aggiunto la panna e la vaniglia, poi la marmellata e infine la gelatina sciolta in poca acqua nel microonde.
Ho versato nello stampo e fatto raffreddare in frigo (l'ho fatta alla sera per il pranzo del giorno dopo).
La prossima volta (perchè la rifarò...) la metterò in stampini individuali, molto più graziosi.
Il commento della copiona: due ricette semplici, veloci, con pochi ingredienti, ma da provare perchè sono veramente deliziose!
Ha solitamente evoluzione benigna: chi ne è colpito una volta ha forti probabilità di immunizzarsi e non prenderla mai più, oppure la malattia può ripresentarsi a intervalli ciclici, in particolare nella tarda estate, ma i soggetti colpiti riescono comunque a convivere bene con le ricadute.
Nei casi più gravi, però, la confetturite può evolvere in ipermarmellatosi, una grave patologia dalle molte cause, tra le quali la confetturite è forse la più trascurabile.
La ipermarmellatosi è infatti un disturbo cronico, che, a differenza della confetturite che colpisce prevalentemente le donne in età fertile e anche postpensionamento, è trasversale per genere, età, censo e ceto.
Può originare da comportamenti a rischio (incauto acquisto di strane confetture durante viaggi all'estero, debolezza di fronte ai 3x2 della Zuegg), avere cause esogene (amici e parenti affetti da confetturite si liberano del disturbo cedendo ad altri le proprie produzioni e dando così il via alla ipermarmellatosi), essere l'effetto collaterale della sindrome da accumulo di scorte alimentari o disturbo dello scoiattolo previdente).
Quale che sia la causa, il problema viene solitamente trattato con rimedi tradizionali: crostate, occhi di bue (per la variante ipermarmellatosi persica), sachertorte (solo nella mutazione apricotea), diluizione in yogurt, spalmatura su fette di pane imburrate.
Da oggi, sono però disponibili due rimedi alternativi, che, sperimentati con successo anche su cavie umane volontarie, hanno portato notevoli diminuzioni delle scorte di confetture e in generale un miglioramento della dolorosa sintomatologia.
Il ciambellone si addice soprattutto a chi è affetto da ipermarmellatosi pallida, ovvero aumentata disponibilità di confetture chiare a base di agrumi, albicocche, pesche, fichi. Non sono noti i risultati nell'utilizzo di marmellate scure, ma si può ragionevolmente ipotizzare che l'unico effetto collaterale potrebbe essere un colorino verdognolo dell'impasto, senza che ciò infici però la bontà del manufatto.
Il semifreddo è invece più indicato per la ipermarmellatosi rubizza, quella causata da fragole, ciliegie, prugne e altri frutti rossi. Questa terapia era già stata introdotta nel 2006, ma si ripropone qui perchè di notevole efficacia.
Ciambellone con la marmellata nell'impasto
(ricetta scarabocchiata su un pezzetto di carta e rielaborata da me)
- 4 uova
- 350 gr farina autolievitante
- una tazzina da caffè di olio di riso (o altro olio di sapore neutro)
- 100 gr di zucchero
- 350 gr di marmellata pallida (provata con successo di bergamotto, di pesche e di fichi)
- granella di zucchero, a piacere
Si montano le uova con lo zucchero fino ad averle bianche e belle gonfie, si unisce, sempre continuando a montare, l'olio, poi la marmellata e infine la farina.
Si rovescia tutto in uno stampo da ciambella da 26 cm circa imburrato, si cosparge con un poco di granella di zucchero e si cuoce per 35 minuti a 170° in forno già caldo (regolarsi col proprio forno!)
Per me, questa è LA ciambella.
Semifreddo alla marmellata versione annaginger
(ricetta copiata da Lallina di coquinaria e rielaborata da me)
(più che un semifreddo, ha la consistenza della pannacotta, ma è una ricetta furba per smaltire gli avanzini di marmellata che giacciono immangiati nel frigo).
- 500 gr panna liquida
- 500 gr di latte
- 170 gr di zucchero a velo
- 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
- 1 bustina di gelatina in polvere (oppure 12 gr di colla di pesce)
- 125 gr di marmellata, meglio se di tipo asprigno (io ho utilizzato quella di lingonberries dell'ikea)
Ci ho aggiunto la panna e la vaniglia, poi la marmellata e infine la gelatina sciolta in poca acqua nel microonde.
Ho versato nello stampo e fatto raffreddare in frigo (l'ho fatta alla sera per il pranzo del giorno dopo).
La prossima volta (perchè la rifarò...) la metterò in stampini individuali, molto più graziosi.
Il commento della copiona: due ricette semplici, veloci, con pochi ingredienti, ma da provare perchè sono veramente deliziose!
sabato 28 marzo 2009
Curry di pollo e cavolfiore al cocco
(ricetta copiata da Chissiricorda :-D ... foto)
Servono:
- 3 cucchiai di polvere di curry giallo (piccantezza a piacere)
- 1 cucchiaino di zenzero secco in polvere
- 2 cucchiai di olio di semi poco saporito
- 1 cipolla bianca tritata
- 2 spicchi d'aglio tritato
- 500 gr circa di petto di pollo tagliato a bocconcini
- 1 piccola testa di cavolfiore, divisa in fiorellini
- 1 lattina di latte di cocco non dolcificato
- 1 tazzina di brodo di pollo
- sale e pepe q.b.
- riso basmati o thai per accompagnare
Si mette al fuoco un tegame pesante e si fanno riscaldare per un minuto circa il curry e lo zenzero, fino a che sprigionano il loro profumo.
Si aggiunge poi l'olio e vi si fanno rosolare aglio e cipolla, mescolando spesso e facendo attenzione a non fare attaccare il tutto. Si unisce poi il pollo e si fa rosolare, mescolando, per una decina di minuti.
Per finire, si aggiungono il cavolfiore, il latte di cocco e il brodo, si sala e si pepa e si fa sobbollire il tutto, su fuoco minimo, per una mezz'oretta.
Si serve con riso basmati o thai cotto a vapore.
Il commento della copiona: cocco e curry sono una combinazione fantastica!
Pane alle noci per la MdP
foto
(ricetta per la macchina del pane, copiata da Chissiricorda :-D ...)
Servono:
- 150 ml di acqua
- 1 uovo piccolo
- 2 cups di farina 0
- 2 cucchiai di latte in polvere
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- 3 cucchiai di burro
- 1 bustina di lievito di birra disidratato (raccomando lo yeast della Lidl)
- 1/4 di cup di noci tritati grossolanamente
Mettere tutti gli ingredienti nella macchina, nell'ordine raccomandato dal fabbricante, scegliere il programma Sweet (o normale) e premere Start.
Vista la presenza di ingredienti deperibili, non è consigliata la partenza ritardata.
Il commento della copiona: si può anche utilizzare il programma Dough (impasto) e, una volta terminato, ricavare le forme e cuocere in forno.
Fruitcake in miniatura
(ricetta proveniente da Chissiricorda :-D - foto)
Servono:
- 170 gr di zucchero
- 50 gr di farina
- 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
- un pizzico di sale
- 170 gr di noci tritate grossolanamente
- 130 gr di datteri spezzettati
- 120 gr di canditi misti
- 2 uova
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- ciliegie candite divise a metà
In una ciotola mescolare i primi sette ingredienti. In un altro recipiente mescolare i tuorli d'uovo con la vaniglia, poi unirli al resto. Montare a neve fermissima le chiare e incorporarle al composto precedente.
Ungere bene uno stampo da muffin a 12 impronte e distribuirvi il composto. Coprire con un foglio di alluminio e porre in forno già caldo a 140° per un'ora. Togliere l'alluminio e decorare ciascun dolcetto con tre mezze ciliegine candite. Rimettere in forno per altri 5 minuti.
Togliere dal forno e far raffreddare 5 minuti, poi passare una spatola di silicone nello stampino per staccere i dolcetti, toglierli e farli raffreddare su una gratella da pasticceria. A piacere, decorare con un nastro rosso legato intorno a ciascun dolcetto e fermato con un fiocchetto.
Il commento della copiona: oltre ad essere veramente buonissimi, sono anche molto scenografici e si prestano ad essere regalati. Io li faccio ogni anno dopo il Natale e il Capodanno perchè sono anche un modo divertente per riciclare la frutta secca avanzata dalle feste.
Spaghetti al limone di roby66
(ricetta copiata, con qualche modifica, da www.coquinaria.it - foto)
Servono:
- 500 gr di spaghetti
- 700 gr di pomodori maturi
- 1 limone non trattato bello succoso
- olio extravergine di oliva
- basilico freschissimo
- 1 spicchio d'aglio
- sale e pepe q.b.
Intanto che la pasta cuoce, pelare i pomodori, togliere i semi facendo attenzione a non disperdere il succo e tritarli. Grattugiare la scorza del limone con la microplane, strizzare il limone, rompere il basilico con le mani e tritare l'aglio. Riunire nella terrina di servizio i pomodori, il succo e la scorza del limone, il basilico, l'aglio e olio quanto basta. Salare e pepare.
Scolare gli spaghetti bene al dente, versarli nella terrina e mescolare bene. Servire subito in tavola.
Il commento della copiona: velocissimi e squisiti, purché gli ingredienti utilizzati siano di ottima qualità e di grande freschezza!
Plumcake all'arancia morbidissimo (bimby TM21)
(ricetta copiata dal vecchio sito del bimby - foto)
Servono:
- 250 gr di farina
- 220 gr di zucchero
- 1 vasetto di yogurt bianco o agli agrumi
- 120 gr di olio di semi
- 3 uova
- succo e scorza di un'arancia
- 1 bustina di lievito vanigliato
Pesare la farina e metterla da parte. Mettere nel boccale lo zucchero e la scorza dell'arancia ricavata col pelapatate e mandare a turbo per qualche secondo fino a quando la scorza sarà tritata bene. Aggiungere l'olio e le uova: 20 sec. vel. 4. Portare a vel. 5 e con le lame in movimento inserire lo yogurt, il succo d'arancia, la farina e il lievito: 30 sec. vel. 5.
Rovesciare il composto in uno stampo da plum cake imburrato e cuocere in forno preriscaldato a 170° per 45 minuti.
Il commento della copiona: morbidissimo e profumatissimo!