La cena di ieri sera, con amici storici e carissimi, l'avevamo messa a calendario a metà di settembre e per un pelo non è saltata, vista la mia zampa.
Lo scopo era chiacchierare ed aggiornarci, ma naturalmente si è mangiato pure qualcosa.
Questo risotto, un po' datato perché risale alla fine del secolo scorso, è però molto gradevole.
Ho usato: (dosi spannometriche per 6 persone)
- 1 piccola cipolla
- burro
- vino bianco
- circa 100 gr di speck in un pezzo solo
- circa 500 gr di riso carnaroli
- 2 pere abate
- brodo di pollo
- aceto balsamico
Ho tritato la cipolla e l'ho soffritta col burro. Ho aggiunto lo speck tagliato a dadini e ho lasciato insaporire 2-3 minuti.
Ho aggiunto il riso, tostandolo per qualche istante, ho bagnato con poco vino, lasciandolo evaporare e poi col brodo di pollo caldo e tirato a metà cottura.
Nel frattempo, ho sbucciato e tagliato a dadini le pere, aggiungendole poi al risotto e ho finito di cuocere aggiungendo altro brodo.
Deve venire un risotto all'onda, morbido ma ben insaporito e con i chicchi a giusta cottura.
Ho servito in tavola con qualche goccia di aceto balsamico tradizionale stravecchio, che mi ha regalato un caro amico provvisto di acetaia.
Il commento della copiona: molto buono! Peccato per la foto, ma tanto ormai si sa...
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