Quando ero piccola, le patate dolci venivano infilate fino a metà in un barattolo colmo d'acqua, sostenute da due o tre stuzzicadenti appoggiati sul bordo, affinchè non affondassero. Dopo un po', spuntavano dei germogli che ben presto si trasformavano in lunghi tralci striscianti, pieni di foglie e forse facevano anche dei fiorellini. In ogni cucina che conoscessi, c'era una di queste patate, solitamente posizionata su un pensile e innalzata al rango di pianta decorativa.
Di mangiarle, neanche se ne parlava.
Io, che quando guardo una pianta questa preferisce morire piuttosto che sottostare alle mie cure, preferisco cucinarle :-)
Per queste ho usato:
- 1 grossa patata dolce a buccia bianca e pasta bianca (pesava oltre 1 kg!)
- 4 grossi spicchi d'aglio in camicia
- Steakhouse Pepper oppure pepe macinato grosso
- sale
- olio extravergine di oliva
Ho acceso il forno a 180° ventilato.
Ho sbucciato la patata, dopo averla lavata e strofinata bene con una spazzola. L'ho tagliata a pezzi e l'ho messa in una teglia con gli spicchi d'aglio in camicia.
Ho condito con lo Steakhouse Pepper e un po' di sale e unito tre o quattro cucchiai d'olio: ho mescolato bene e infornato per una mezz'ora.
Il commento della copiona: le patate dolci si prestano benissimo ad essere cotte in forno, perchè tendono a rimanere perfettamente croccanti all'esterno e morbide all'interno. Il sapore e la consistenza ricordano quelli delle castagne e a me piace contrastare la loro naturale dolcezza con condimenti piccanti e forti: ma conosco anche chi invece esalta il dolce aromatizzando con rosmarino, poco o punto aglio e giusto un pizzico di sale.
da provare, mi attizza qs preparazione. Sono giorni e giorni che dico le devo comprare, beh è arrivato il momento, ciao patriziap
RispondiEliminaprovale... sono fantastiche! :-****
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