domenica 24 ottobre 2010

Gelato senza gelatiera al pane nero e brandy

Ecco, queste sono le ricette che piacciono a me: pochi ingredienti, di cui almeno uno un po' bizzarro o perlomeno inaspettato, una preparazione semplice (anche se questa non è esattamente veloce) e dal risultato certo, in termini di riuscita e di gradimento.
Questo gelato viene di nuovo da "English Puddings" di Stefano Arturi, che così lo introduce: "Questo è uno dei gelati più rappresentativi del periodo vittoriano ed è una delle mie ricette preferite: un gelato pralinato, ricco di panna e uova e profumato al whisky. In più, non richiede la gelatiera. I love it. "
A me ha incuriosito per la presenza del pane e per come viene trattato e per la quasi certezza che preparare un gelato in casa mia significa vederlo sparire sotto gli occhi, vista la predilezione che mio marito ha per questo tipo di dolce.

Servono:
  • 180 gr di pane di segale senza crosta o pane integrale (io ho usato quello di segale della Pema, non facilissimo da trovare, ma perfetto per come deve essere usato: è un pane umidissimo e già affettato)
  • 50 gr di burro
  • 125 di zucchero di canna
  • 3 uova
  • un pizzico di sale
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 50 ml di whisky o brandy (io ho usato la Vecchia Romagna)
  • 500 ml di panna liquida fresca da montare

Si comincia sbriciolando il pane con le mani e ricavandone delle briciolone grosse come un fagiolo. Si fonde il burro e si mescola al pane, mettendo il tutto in tutta padella antiaderente a fondo spesso e facendo cuocere a fuoco molto basso, mescolando spesso con un cucchiaio di legno, fino a quando le briciole risulteranno ben croccanti e dorate: ci vuole molto tempo e molta pazienza, perchè la fiamma deve essere veramente bassa o si rischia di bruciare tutto.
A questo punto, si aggiunge lo zucchero di canna e si alza un po' la fiamma, mescolando spesso, fino a quando lo zucchero si scioglierà e creerà dei pezzetti di pralinato, simile ad un croccante.
Si fa raffreddare, poi si trita con un coltello a lama pesante in modo da ricavarne briciole di dimensioni diverse: non usare il robot, perché si otterrebbe solo farina. Questa è l'operazione più lunga e noiosa, perchè da sotto la lama partono proiettili di pane pralinato che si spandono allegramente per la cucina, per la gioia del marito (io cucino, lui rigoverna, mi pare equo...) .
Le uova si montano a lungo con lo zucchero semolato e un pizzico di sale fino a quando diventano gonfie e spumose.
Si sbatte la panna senza montarla troppo, ma quel tanto che basta per addensarla e farla aumentare un po' di volume, poi si mescola molto delicatamente alle uova, usando una spatola per incorporare i due composti lavorandoli dal basso verso l'alto per non smontare tutto.
Si aggiunge il pane pralinato e il whisky o brandy, si mescola delicatamente e si rovescia il tutto in una pirofila bassa e larga, coprendola con della pellicola trasparente.
Si mette a gelare in freezer per almeno 8 ore ore (l'autore ne prescrive 24, ma io l'ho assaggiato dopo 8 ed era perfetto...) avendo cura, ogni due ore circa, di tirarlo fuori dal freezer e mantecarlo, mescolando bene con un cucchiaio di legno.
Per servirlo, l'ho fatto leggermente ammorbidire fuori dal freezer, poi l'ho messo dentro degli stampini di alluminio a cupola che ho rovesciato su un piattino.

Il commento della copiona: ci vuole molto tempo, a farlo, ma si può dividere la preparazione in due tempi, pralinando il pane per esempio il giorno prima. Il risultato vale lo sforzo: è un dessert delizioso!
Contiene uova crude, quindi accertarsi che siano freschissime e di provenienza sicura (io ho ragioni per temere la salmonella, avendola qualcuno della mia famiglia presa proprio dalle "uova del contadino").

2 commenti:

  1. Veramente curioso questo gelato/pudding :-)

    Sono qui per la prima volta, bel blog, mi sono messa fra i tuoi lettori fissi.

    ciao
    Alessandra

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  2. benvenuta alessandra!
    questo gelato è veramente particolare e buonissimo... ce lo siamo spazzolati in un serata ;-)))

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