- 80 gr di gherigli di noce
- 12 filettini di acciuga sott'olio
- 4 fichi secchi morbidi
- la scorza di un'arancia
- uno spicchio d'aglio
- olio extravergine di oliva
- sale fino
...entre une mauvaise cuisinière et une empoisonneuse il n'y a qu'une différence d'intention...
venerdì 31 dicembre 2010
Anchoïade di noci e fichi secchi
lunedì 27 dicembre 2010
Albicocche e datteri ripieni di mascarpone
- albicocche secche
- datteri secchi
- mascarpone
- zucchero a velo
- noci
- rum
domenica 26 dicembre 2010
La cena della Vigilia di Natale
- Insalata di polipo e patate al pesto
- Noci di capesante gratinate
- Calamarata al ragu di pesce (quasi) bianco
- Spiedini di gamberi gratinati
- Persico alla crema di porri
- Montebianco
Persico gratinato alla crema di porri
- 2 filetti di pesce persico
- 6 porri
- 2 cipolle
- 1 scalogno
- olio extravergine di oliva
- latte
- farina
- pane raffermo
- prezzemolo
- sale & pepe
Noci di capesante gratinate
- noci di capesante
- latte
- pane raffermo
- prezzemolo
- aglio
- burro
- sale
venerdì 24 dicembre 2010
Montblanc o Montebianco ... che anche se è Natale ha il suo bel perchè
- 1 kg di marroni
- 1/2 litro di latte
- 140 gr di zucchero semolato
- 1 baccello di vaniglia
- cacao amaro
- 1 tazzina da caffè di rum scuro
- 500 ml di panna fresca da montare
- zucchero a velo
- 4 marrons glacés per decorare
- sale grosso
lunedì 20 dicembre 2010
Mele al forno col latte condensato
- 6 mele (io ho usato le stark, ma qualsiasi qualità, meglio se un po' asprigna e adatta alla cottura va bene)
- un barattolo di latte condensato zuccherato
- cannella a piacere (e siccome a me piace molto, la uso "ad libidinem", come diceva quello che aveva idee poco chiare ma desideri molto trasparenti)
- frutta secca a piacere (noci, nocciole, anacardi, uvetta ecc.)
Capesante all'arancia e pepe di Szechuan
- 6 noci di capesante fresche o lasciate decongelare nel latte
- 1 arancia
- pepe di Szechuan (grazie Nico :-*)
- olio extravergine di oliva
- sale
domenica 5 dicembre 2010
Paccheri con le vongole veraci, il cavolo di Macerata e i ceci di Chissadove
I paccheri sono il mio formato di pasta preferito e l'idea iniziale era di usare i broccoli verdi, ma ieri mattina non li ho trovati e ho preso invece questo piccolo cavolfiore verde brillante, che la gentile ortolana dove mi rifornisco ha giurato essere di Macerata.
La cosa più sorprendente è il sapore del basilico abbinato al cavolo: ho usato le ultime foglie della piantina del balcone e solo perchè non avevo prezzemolo. Una vera scoperta...
Ho usato:
- 500 gr di paccheri di Gragnano
- 1 piccolo cavolfiore verde o broccolo
- qualche cucchiaiata di ceci lessi
- aglio
- basilico
- 1 kg di vongole veraci
- olio extravergine di oliva
- vino bianco
Le vongole vanno messe a buttare fuori sabbia in acqua fredda salata per alcune ore poi, al momento di usarle, sciacquate bene diverse volte.
Mettere a bollire l'acqua per la pasta.
Scottare il cavolo intero a vapore per qualche minuto, poi dividerlo in cimette e saltarlo in un tegamino con olio, uno spicchio d'aglio e foglie di basilico spezzettate.
Mettere al fuoco un tegame grande con olio e aglio e farvi aprire le vongole a fuoco alto e tegame coperto, dopo aver aggiunto un bicchiere di vino bianco.
Appena aperte, togliere i molluschi dai due terzi delle vongole, eliminando le conchiglie; aggiungere i ceci e farli riscaldare.
Nel frattempo, cuocere i paccherinell'acqua salata, scolandoli ben al dente. Buttarli nel tegame che contiene le vongole e i ceci e spadellare bene. Per ultimo aggiungere anche il cavolo.
Non occorre aggiungere sale: la preparazione è già sapida di suo. Invece il pepe ci sta bene.
Servire subito ben caldo, magari anche nel tegame di cottura, in modo che la temperatura non si abbassi.
Il commento della copiona: mi sono tolta una voglia e sono molto soddisfatta anche di questo piatto!
Orecchiette al roquefort con pere e noci
Io ho modificato come segue ed è venuto fuori proprio un bel piattino, gustoso e apprezzato.
Ho usato:
* 2 grosse pere a pasta dura
* circa 100 gr di gherigli di noce
* circa 100 di roquefort tagliato a pezzetti
* 500 gr di orecchiette secche
* una noce di burro
* pepe aromatico
Ho messo a bollire l'acqua per la pasta e intanto, in un tegame largo per poi poterla contenere da cotta, ho sciolto una noce di burro e vi ho fatto dorare per pochi minuti le pere sbucciate e tagliate a dadini, insaporendole col pepe aromatico.
Ho preparato il roquefort a pezzettini e ho rotto un po' i gherigli di noci, ma senza sbriciolarli troppo.
Ho lessato le orecchie al dente, le ho scolate e buttate nel tegame con le pere, mescolando bene.
Ho aggiunto le noci, mescolato di nuovo e per ultimo ho unito i pezzetti di roquefort, dando solo una girata, perchè non volevo che si sciogliessero del tutto.
Ho servito subito.
Il commento della copiona: velocissima e proprio buona!
Baccalà alle olive fresche
L'altra sera si parlava con qualcuno di baccalà e mi è venuta una voglia matta di cucinarlo, usando magari una delle ricette tradizionali che giravano nella mia famiglia.
Poi, venerdì il mio caro Pier mi ha regalato le olive fresche dei suoi alberi: piccole e dolci.
Fino a stamattina ho pensato come mescolare i due ingredienti e quando ho iniziato a cucinare non avevo ancora idea di come sarebbe evoluto il piatto.
Io non sono mai troppo generosa con quel che cucino senza ricetta, nel senso che non mi piace suonarmela e cantarmela da sola... ma stavolta... stavolta sono veramente soddisfattissima di quello che è venuto fuori. Una delle cose migliori che abbia preparato in vita mia, pieno di contrasti e contrappunti: la dolcezza del baccalà preparato col latte viene alleggerita dall'amarognolo delle olive. L'importante, è trovarne di una varietà non eccessivamente amara, perchè altrimenti diventerebbero immangiabili.
Ancora una volta, serendipity rules...
Ho usato:
- un filetto di baccalà dissalato pronto per la cottura , più o meno 800 gr
- aglio
- 2 grosse cipolle dorate
- farina
- latte
- olive fresche
- 10 pomodorini di pachino
- olio extravergine di oliva
- pepe
Ho affettato sottili le cipolle e le ho messe in una casseruola insieme a due spicchi d'aglio interi e a olio abbondante. Ho incoperchiato e fatto soffriggere fino a quando le cipolle si sono dorate: io soffriggo sempre col coperchio, perchè non ho pazienza di star lì a badare il tegame e se mi distraggo va a finire che si brucia tutto. Il coperchio limita questa possibilità di far danni.
Nel frattempo, ho tagliato il baccalà a pezzetti e l'ho infarinato leggermente, poi l'ho aggiunto al tegame con le cipolle.
Ho fatto dorare un po' a fiamma bassa e coperto (questi ingredienti sono la combinazione perfetta perché tutto il piatto si bruci o si attacchi in un momento...) poi ho bagnato con un paio di bicchieri di latte (a occhio, perchè non ho misurato la quantità). Ho pepato e continuato a cuocere.
sabato 4 dicembre 2010
Coratella con misticanza e aceto balsamico ai frutti di bosco
Questa è stata messa insieme intanto che la tavola veniva apparecchiata, quindi è davvero imbattibile, come velocità. L'idea era di aromatizzarla col ginepro, che però era misteriosamente sparito, in casa: quindi, ho usato il pepe speziato che si vede nella foto didattica qui accanto ;-)
La misticanza viene dal mercato e il condimento a base di aceto balsamico e frutti di bosco (anch'esso nella foto) è dolce al punto giusto da contrastare il sapore pronunciato della coratella.
Ho usato:
- coratella di agnello
- strutto di maiale
- 2 scalogni grandi
- vino bianco
- pepe speziato
- misticanza
- olio extravergine di oliva
- sale
- aceto balsamico ai frutti di bosco
Ho soffritto gli scalogni tagliati a rondelle sottili nello strutto mentre tagliavo a pezzi la coratella.
Ho poi buttato i pezzetti di carne nella padella, ho condito con abbondante pepe speziato e ho incoperchiato, in modo da far cuocere a fuoco vivace senza che si bruciasse tutto.
Dopo qualche minuto ho bagnato col vino bianco, ho tolto il coperchio e ho lasciato che il vino si asciugasse, mescolando spesso.
Nel frattempo ho condito la misticanza con olio e sale e ne ho messa un po' sui piatti di portata.
Appena pronta la coratella, l'ho distribuita sull'insalata e ho aggiunto, su ogni piatto, qualche goccia di condimento ai frutti di bosco.
Subito in tavola, perché va mangiata bollente!
Il commento della copiona: buonissima! Vale la pena di non sostituire lo strutto con un altro grasso, perchè dà un sapore fantastico al piatto.
Le dosi sono occhiometriche perchè ho lavorato a sentimento. E non ho copiato nessuno, stavolta ;-)